
(AGENPARL) – Tue 26 August 2025 Gentili Colleghi e Colleghe della Stampa,
la Banca d’Italia pubblica oggi, 26 agosto 2025, il Rapporto sulle operazioni di pagamento fraudolente in Italia nel 2° semestre 2024 (disponibile dalle 11.30 di oggi, nella sezione Media del sito http://www.bancaditalia.it).
Il documento fornisce un aggiornamento analitico sull’evoluzione delle frodi nei pagamenti digitali al dettaglio effettuati in Italia.
I DATI PRINCIPALI
Il Rapporto, basato sulle segnalazioni semestrali dei prestatori di servizi di pagamento, esamina i principali strumenti di pagamento (bonifici, carte di pagamento di credito e debito, moneta elettronica come carte prepagate, prelievi da ATM), i canali di utilizzo (POS fisico vs e-commerce), la prospettiva geografica (nazionale vs crossborder), i presidi di sicurezza e la ripartizione delle perdite tra clienti e prestatori. Questa è la seconda pubblicazione del Rapporto, dopo quella del febbraio 2025.
Dal Rapporto emerge che i casi di frode hanno un’incidenza limitata rispetto al totale delle transazioni al dettaglio e che le relative perdite per gli utenti sono in gran parte attenuate dai meccanismi di tutela previsti dalla normativa di settore.
Tuttavia, anche se i volumi sono contenuti, le frodi rimangono un fenomeno insidioso, pertanto, la prevenzione e la riduzione dei rischi di frode nei pagamenti digitali sono cruciali per l’integrità del sistema dei pagamenti al dettaglio.
Si sintetizzano alcuni punti principali che emergono dal Rapporto:
* I numeri. il tasso di frode – cioè l’incidenza del valore delle transazioni fraudolente sul valore totale delle operazioni di pagamento – è dello 0,002% per i bonifici nel loro complesso, dello 0,017% per le operazioni con carte e dello 0,021% per quelle con moneta elettronica. Tra i bonifici, quelli istantanei continuano a mostrare tassi di frode superiori (0,057%) rispetto ai bonifici ordinari (0,0015%).
* Pg. 3-5-6
* Operazioni transfrontaliere. i tassi di frode sono superiori per le operazioni transfrontaliere rispetto a quelle domestiche.
Pg. 3, 4 e 7
* E-commerce. Le operazioni a distanza sono più esposte ai casi di frode, rispetto ai pagamenti al punto vendita fisico (POS); il divario si è ridotto nel 2024 per la flessione delle frodi negli acquisti online.
Pg. 3, 8 e 9
* Presidi di sicurezza. Le transazioni con autenticazione forte del cliente (SCA – Strong Customer Authentication) e con presidi alternativi previsti dalla normativa (cd. esenzioni SCA) mostrano livelli di rischio contenuti.
Pg. 12-14
* Frodi da manipolazione. La frode cd. “da manipolazione del pagatore” è diffusa soprattutto nei bonifici ma è in crescita anche nelle operazioni con carta. È molto insidiosa perché sfrutta informazioni sul cliente raccolte con tecniche di ingegneria sociale e lo induce a disporre volontariamente un pagamento verso un beneficiario fraudolento. Questo tipo di frode non consente l’attivazione automatica dei meccanismi di rimborso previsti dalla normativa, rendendo più difficile per l’utente il recupero delle somme.