
(AGENPARL) – Sun 17 August 2025 Calamità naturali: Cia-Agricoltori Potenza e Matera
Cia-Agricoltori Potenza e Matera è vicina alla famiglia del giovane di
Ferrandina che ha perso la vita nel tragico evento di Ferragosto, alle
famiglie degli altri tre giovani e si associa alle richieste dei sindaci di
Genzano e Banzi perché la Regione avvii l’iter per la dichiarazione dello
stato di calamità naturale. Il primo adempimento spetta agli Uffici del
Dipartimento Politiche Agricole per una mappa dei danni e la delimitazione
delle aree colpite. Le precipitazioni intense, accompagnate da raffiche di
vento e grandine, hanno provocato danni ingenti all’agricoltura, alle
abitazioni e alle infrastrutture specie nelle aree rurali. E’ necessario
dunque attivare il Fondo Nazionale di Solidarietà per le calamità naturali
– di cui Cia ha chiesto da tempo il rifinanziamento per garantire un
sostegno economico adeguato agli agricoltori danneggiati – e la più celere
attuazione di ogni provvedimento. La Confederazione ha chiesto che vengano
esplorate ulteriori fonti di finanziamento (oltre alla Pac) per fare fronte
alle calamità naturali tenuto conto che il caro-assicurazioni polizze e la
crisi non consentono di stipulare polizze assicurative contro le calamità
naturali. La Cia attraverso i suoi uffici sta compiendo una prima
ricognizione dei danni in particolare a vigneti e colture ortive per
assistere gli agricoltori. Purtroppo non c’è solo la siccità che da anni si
ripete. Gli eventi meteo estremi non sono fenomeni così rari nei nostri
territori. L’ultima grandinata improvvisa segnalata da Cia-Agricoltori è
avvenuta il 29 luglio scorso in agro di Picerno. E ogni anno si verificano
decine e decine di grandinate violente, piogge torrenziali, allagamenti e
smottamenti di terreno.
Per i presidenti di Cia Potenza e Matera Giambattista Lorusso e Giuseppe
Stasi “non si può certo restare a scrutare il cielo e la prevenzione resta
lo strumento più efficace. Prevenzione che passa dai bollettini meteo
sempre più aggiornati e che arrivino rapidamente al mondo agricolo alla
pulizia dei canali di bonifica e dei fiumi ad interventi di difesa del
suolo e da alluvioni. D’altra parte, solo nell’ultimo anno gli eventi
estremi sono raddoppiati, tra siccità, gelate, alluvioni, con un aumento di
cinque volte delle perdite di raccolto di frutta e verdura e, ormai, i
fattori climatici da soli spiegano tra il 20% e il 49% delle fluttuazioni
del rendimento agricolo. Per rispondere a tutto questo, aggiungono, “è
indispensabile cogliere la strada della ricerca e dell’innovazione genetica
in particolare, rendere «resiliente» l’agricoltura ai cambiamenti climatici
agendo su diverse scale: regionale, comprensoriale e aziendale. Infine, non
va trascurato l’apporto che l’agricoltura di precisione può fornire nella