
(AGENPARL) – Wed 13 August 2025 Tiero (FdI): “Province ‘penalizzate’ dalla forza economica di Roma.
‘Riperimetrare’ la Zes unica ed estenderla ai territori laziali”
Roma, 13 agosto – “Il Lazio non è solo Roma ed occorre che ci si renda
conto che solo l’estensione della Zes unica alle province, contribuirebbe
ad un riequilibrio economico indispensabile per i territori esterni alla
Capitale. I valori economici della nostra regione sono ‘indicizzati’ da
Roma, che con la sua innegabile forza, alza la media del reddito pro capite
regionale. Stando ai dati del 2023 il Lazio risulta avere un reddito pro
capite pari a 39.800 euro, ben superiore ai 31.200 euro delle Marche e ai
28.800 euro dell’Umbria. Numeri che darebbero ragione a chi ha sostenuto
l’urgenza dell’ingresso di Umbria e Marche nel regime della Zes unica. Il
problema è che queste cifre vanno disarticolate per province. Roma risulta
avere un reddito pro capite che supera i 45.000 euro, al contrario Latina,
Frosinone, Rieti e Viterbo oscillano tra i 24 ed i 25.000 euro. Numeri
inferiori persino alle altre regioni del centro Italia. E’ evidente
l’egemonia della Capitale, che spiega oltre l’80% della ricchezza prodotta
a livello regionale e vi risiedono i tre/quarti della popolazione laziale.
Roma attira a sé la parte preponderante di risorse da investire e la
maggior parte dei finanziamenti regionali, con l’effetto di una inevitabile
amplificazione dei dati economici regionali. Roma che, in quanto Capitale e
città metropolitana, attira pure ingenti investimenti, in un’ottica di
concentrazione delle risorse verso il polo romano che ha sempre
caratterizzato l’economia del Lazio a scapito degli altri territori. Questa
concentrazione di ricchezza però oggi rischia di produrre effetti ancora
più gravosi, considerando l’esclusione delle altre 4 province del Lazio
dalla Zes unica. Altro elemento rilevante è rappresentato dal fatto che
Latina e Frosinone insieme detengono quasi 8000 ettari di aree industriali
attrezzate, un dato che nella Lombardia può vantare la sola Milano e non le
altre province. Insomma, è necessario individuare misure di riequilibrio
finalizzate al contenimento del rischio di delocalizzazione, in ragione
della forte attrattività della Zes unica. A pochi chilometri dalle province
di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo avremo aziende che potranno avere
benefici economici e agevolazioni fiscali enormi, a scapito delle nostre
imprese, che rischiano di andare incontro ad un ulteriore desertificazione
per via della ulteriore perdita di competitività sul mercato.
Trovo di grande rilevanza il disegno di legge costituzionale che
attribuisce poteri speciali per Roma Capitale dandole la dimensione che
merita nel contesto internazionale. Con l’assegnazione di funzioni
legislative si riconosce la specificità di Roma, la sua grande forza
politica ed economica. Con il disegno di legge costituzionale sono
stati introdotti i meccanismi giusti per soddisfare la necessità di rendere
più efficace il governo della Capitale.
Detto questo, a mio avviso occorre trovare al più presto gli strumenti che
possano contribuire alla crescita degli altri territori della regione
Lazio. Innanzitutto, prendendo atto della nuova geografia della Zes unica,
è assolutamente urgente una ‘riperimetrazione’ della stessa con
l’estensione alle province laziali di questo regime speciale. Intendiamo
creare una grande sinergia politica ed istituzionale per il raggiungimento
di questo obiettivo, di vitale importanza per le province di Latina,
Frosinone, Rieti e Viterbo”.
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo
economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio