
(AGENPARL) – Tue 12 August 2025 Link per scaricare il video:
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COMUNICATO STAMPA
DROGA NEL CARCERE DI VELLETRI CARABINIERI NOTIFICANO ORDINANZA CHE DISPONE
LARRESTO PER 10 PERSONE, GRAVEMENTE INDIZIATE DI SPACCIO DI DROGA IN
CARCERE.
VELLETRI (RM) I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di
Velletri, con il supporto di militari del Comando Provinciale di Roma,
stanno eseguendo unordinanza applicativa della misura della custodia
cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Velletri, su richiesta della
locale Procura, nei confronti di 10 persone (9 in carcere ed uno ai
domiciliari), di cui 2 donne (5 indagati sono cittadini italiani, due
marocchini, uno nigeriano, una moldava e una romena). Tra loro, 5 sono già
detenuti in carcere per altra causa, uno è in detenzione domiciliare ed i
restanti 4 sono in stato di libertà, tutti gravemente indiziati, a vario
titolo, ed in concorso tra di loro, dei reati di detenzione a fini di
spaccio di sostanze stupefacenti allinterno del carcere di Velletri, un
caso di estorsione ed accesso indebito a dispositivi di comunicazione da
parte di soggetti detenuti.
Le indagini – condotte tra settembre 2024 e giugno 2025 dai Carabinieri
della Sezione Operativa della Compagnia di Velletri – con la preziosa,
costante e imprescindibile collaborazione della Polizia Penitenziaria presso
la Casa Circondariale di Velletri – sono scaturite dallarresto in
flagranza, operato proprio dalla Penitenziaria, di un soggetto sorpreso ad
occultare stupefacenti allinterno delle proprie scarpe, con lintento di
introdurli in carcere. Nel corso delle attività sono poi emersi numerosi
ulteriori episodi di spaccio allinterno della struttura, nonché un caso di
estorsione nei confronti di un detenuto.
Le attività dei Carabinieri, con lausilio del personale della Polizia
Penitenziaria, hanno consentito di scoprire come le sostanze stupefacenti,
in particolare cocaina e hashish, venivano introdotte nellistituto
solitamente occultati nei pacchi destinati ai detenuti, ma anche tramite
altri metodi ingegnosi – come nascondere la droga nelle scarpe o in oggetti
di uso quotidiano. Sono stati registrati anche diversi episodi in cui gli
involucri venivano lanciati dallesterno delle mura carcerarie in precise
aree, per essere poi recuperati allinterno dalle persone ristrette. Sono
stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine al fatto che la droga
veniva distribuita allinterno del carcere solo dopo che i parenti dei
detenuti avevano effettuato pagamenti tramite ricariche su carte prepagate,
generando spesso conflitti interni legati a ritardati o mancati pagamenti. È
proprio per un presunto debito di droga, vantato da alcuni detenuti, che uno
di essi ha subito una vera e propria estorsione dagli altri, con minacce di
pesanti ripercussioni fisiche qualora non avesse saldato. Lo smercio di
stupefacenti monitorato nel periodo di indagini equivale a un volume
daffari di oltre 100.000 euro.
Loperazione odierna rappresenta un ulteriore passo avanti nellincessante
lotta congiunta delle Forze dellOrdine contro il fenomeno dellintroduzione
di sostanze stupefacenti nelle carceri, fondandosi infatti anche
sullesperienza e sugli esiti di una pregressa indagine, sempre dei
Carabinieri della Compagnia di Velletri, già conclusa nel maggio 2024 con
larresto di oltre 30 persone per fatti analoghi. Anche sulla base di tale
esperienza, infatti, è stato possibile ricostruire la complessa rete di
relazione tra i soggetti indagati, con numerosi passaggi di mano tra
mittenti e destinatari reali della corrispondenza illecita e flussi di
denaro che venivano gestiti attraverso carte prepagate intestate a
prestanome. Si è appurato inoltre che alcuni detenuti utilizzavano telefoni
per comunicare con lesterno, ordinare droga e minacciare i parenti in caso
di mancato pagamento. Sono stati sequestrati, infatti, nel corso delle
operazioni, ben tre telefoni cellulari e un microtelefono, unitamente ad
accessori vari (carica batterie, anche artigianali, e auricolari).
Al termine delle attività gli indagati sono stati tradotti presso le case
circondariali di Roma.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari,
gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di
colpevolezza con sentenza definitiva di condanna.
120825
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Aliquota Comunicazione e Stampa – Comando Provinciale Carabinieri Roma
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