
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 Sui lidi privati vietato introdurre cibi. Borrelli (AVS) porta il caso in
Parlamento: “Nessuna norma vieta di portare cibo da casa: chi lo impone
abusa della concessione pubblica”
Nei giorni scorsi, una famiglia che aveva regolarmente pagato l’ingresso
presso uno stabilimento balneare – comprensivo di ombrellone e lettini – è
stata costretta dal personale del lido a gettare via il cibo che si era
portata da casa per il pranzo. Un episodio assurdo e inaccettabile avvenuto
in una struttura di Castel Volturno, che ha sollevato indignazione e ha
riaperto una questione annosa: quella dei diritti negati ai cittadini sulle
spiagge italiane.
Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, dopo aver
denunciato pubblicamente il caso, è intervenuto in parlamento per portare
all’attenzione del Governo la questione della gestione delle concessioni
balneari e dei regolamenti arbitrari imposti da alcuni stabilimenti.
“Non esiste alcuna norma – dichiara Borrelli – che vieti ai bagnanti di
portarsi il cibo da casa. L’unico limite dovrebbe essere rappresentato
dalla decenza e dal rispetto degli altri, non certo da un regolamento
interno non supportato da alcuna norma. E invece assistiamo a situazioni in
cui alcuni gestori dei lidi, forti di un potere che non spetta loro,
impongono divieti come fossero padroni del suolo pubblico.”
Secondo Borrelli, questo tipo di episodi evidenzia una distorsione
pericolosa del concetto stesso di concessione balneare:
“Lo Stato affida in concessione temporanea un tratto di costa affinché
venga gestito offrendo servizi, non per limitare diritti fondamentali. Quei
lidi non sono proprietà privata: sono beni pubblici, e chi li gestisce ha
il dovere di rispettare le leggi e la libertà dei cittadini.”
Il deputato evidenzia inoltre come in un Paese in cui il mare dovrebbe
essere un bene comune accessibile a tutti, l’imposizione di regole non
previste dalla legge rischia di colpire soprattutto le famiglie più
fragili, già provate dal caro vita e dal costo elevato dei servizi in
spiaggia.
“Nel 2025 non è ammissibile che una famiglia debba essere umiliata per aver
portato della pasta fredda o dell’insalata da casa. Non possiamo più
tollerare abusi mascherati da regolamenti. Serve una svolta culturale e una
normativa chiara che metta al centro i diritti delle persone, la
trasparenza nella gestione delle concessioni e un controllo più rigoroso da
parte delle istituzioni.”
Borrelli annuncia infine che continuerà a monitorare e denunciare
situazioni analoghe su tutto il territorio nazionale, e invita i cittadini
a segnalare comportamenti illegittimi o lesivi della libertà personale da
parte dei gestori balneari.
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE