
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 Si concretizza il trasferimento temporaneo del Museo regionale della Ceramica
per sopperire alla sopravvenuta indisponibilità dei locali: da domani 7 agosto,
alle 18,30, Palazzo Libertini di San Marco ospita l’esposizione “Divo Jacobo Majori
Apostolo dicatum”, un racconto tra arte e fede nel nome di San Giacomo.
Il sindaco Fabio Roccuzzo: “Importante gioco di squadra per dare continuità
all’attività espositiva di un Museo di grande rilievo, che contribuisce
alla crescita culturale e turistica di Caltagirone”
Si concretizza il trasferimento temporaneo del Museo regionale della Ceramica di Caltagirone a
Palazzo Libertini di San Marco, nei locali messi a disposizione dal Comune dopo la sopraggiunta
inagibilità di quelli all’interno del Giardino pubblico, che lo ospitavano sino a fine marzo e in attesa che
il Museo stesso trovi la sua definitiva allocazione nella nuova sede di Sant’Agostino (immobile in corso
di ristrutturazione a cura della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania).
Palazzo Libertini di San Marco accoglierà dalle 18,30 di giovedì 7 agosto il primo allestimento
temporaneo realizzato all’esterno dello storico Museo regionale della Ceramica di Caltagirone. Un
protocollo d’intesa stipulato tra la Regione Siciliana – Parco Archeologico delle Aci, a cui spetta la
gestione del Museo Regionale, e il Comune di Caltagirone, proprietario del Palazzo Libertini, permette,
infatti, il trasferimento temporaneo dell’ingente patrimonio di arte ceramica sinora ospitato al Museo.
L’esposizione temporanea, dal titolo “Divo Jacobo Majori Apostolo dicatum”, frutto dell’
impegno del direttore del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e Valle dell’Aci, Giuseppe
D’Urso, e del personale del Museo regionale della Ceramica di Caltagirone, propone un racconto tra arte
e fede in nome di San Giacomo. Da millenni a Caltagirone sono stati costruiti, per gli edifici sacri e
laici, manufatti d’uso per migliorare e restituire decoro al quotidiano, alle celebrazioni ed ai riti. Questi
manufatti riacquistano il loro ruolo da protagonisti nella mostra. In continuità con l’ esposizione museale
del Museo regionale si vuole celebrare e divulgare il legame imprescindibile tra sacro e laico, un patto
che la Festa di San Giacomo rende esplicito attraverso le celebrazioni in cui liturgie religiose e rituali
laici sono strettamente connessi, si tratta di un accordo ed un impegno che si rinnova dal 1518, anno di
istituzione della Festa di San Giacomo con decreto vicereale, ed è ancora una celebrazione di Comunità
riconosciuta come Patrimonio Identitaria – Living Heritage. Il percorso espositivo trova in San Giacomo
il protagonista. Pertanto i manufatti devozionali rendono espliciti l’iconografia del Santo e il culto a Lui
dedicato, non tralasciando di cogliere le relazioni con altri Santi protettori della Città e con la devozione
per la Madonna di Conadomini.
Orari di visita: tutti i giorni ore 9-18, ultimo ingresso ore 17,30. Biglietto 3 euro.
“Diamo seguito agli impegni assunti con l’assessorato regionale ai Beni culturali – dichiara il
sindaco Fabio Roccuzzo -, nei cui confronti esprimo forte apprezzamento per avere accolto la nostra
proposta di allocare a Palazzo Libertini pezzi molto importanti del Museo, con il preciso, comune
obiettivo di dare continuità alla sua attività espositiva e ai suoi positivi risvolti in termini di crescita
culturale e turistica della nostra comunità. Ringrazio, per l’indispensabile contributo dato, Giuseppe
D’Urso, direttore del Parco, Carmela Cappa, già funzionaria della Soprintendenza, e l’assessore alla
Cultura Claudio Lo Monaco”