
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 Località Burgesi di Ugento: un protocollo d’intesa tra Regione e Comune e nuove risorse per l’attuazione del Piano straordinario di verifica ambientale
Proseguono le attività del Piano straordinario per la verifica ambientale nella località Burgesi del Comune di Ugento con lo stanziamento da parte di Regione Puglia di una dotazione complessiva di 500 mila euro. E’ quanto contenuto nel provvedimento deliberato dalla Giunta regionale che ha, altresì, approvato lo schema di Protocollo di intesa tra la Regione e il Comune di Ugento finalizzato proprio al proseguimento delle attività previste.
“Con il protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e il Comune di Ugento – sottolinea l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani – confermiamo un impegno concreto e costante nella tutela dell’ambiente e della salute pubblica: il provvedimento di Giunta regionale, che stanzia complessivamente 500.000 euro per il proseguimento delle attività previste dal Piano straordinario di verifica ambientale nella località Burgesi, rappresenta un ulteriore passo avanti verso la messa in sicurezza e la bonifica di un’area che per troppo tempo è stata oggetto di attenzione e preoccupazione da parte delle comunità locali. Il nostro obiettivo prioritario è la protezione dell’ambiente e dell’incolumità delle persone, attraverso azioni concrete che restituiscano fiducia ai territori e garantiscano condizioni di vivibilità e salubrità. La Regione Puglia sostiene i territori in prima linea nelle attività di sorveglianza ambientale, investendo risorse pubbliche anche per rafforzare le attività di controllo e monitoraggio.
Per la località Burgesi, in particolare, ribadiamo fermamente il nostro impegno per approfondire la conoscenza ambientale dell’area e pianificare eventuali azioni di risanamento. Abbiamo già portato a termine importanti attività conoscitive e preliminari, tra cui: un’indagine geofisica sulla discarica Monteco Srl, a cura di ARPA e CNR IRSA, che ha escluso la presenza di composti organici contenenti PCB nel corpo della discarica e confermato l’integrità del telo di fondo; uno studio idrogeologico su scala provinciale, condotto dal Politecnico di Bari – DICATECh; attività di campionamento e analisi delle acque di falda da parte di ARPA Puglia”.
Si tratta di un lavoro preparatorio che ha consentito di aggiornare e completare il quadro delle attività ancora da svolgere, che comprendono: la sistematizzazione dei dati esistenti e nuove indagini sui pozzi significativi per definire l’assetto idrogeologico locale; la progettazione di una rete di monitoraggio degli acquiferi sotterranei per accertare eventuali contaminazioni da sostanze pericolose (PCB, diossine, IPA, ammine aromatiche ecc.); la realizzazione di nuovi pozzi per il monitoraggio delle acque superficiali e profonde; nuove campagne di monitoraggio idrico e l’analisi di matrici alimentari per verificare la presenza di contaminanti di origine ambientale.
Il Comune di Ugento sarà soggetto attuatore del progetto e si avvarrà del supporto tecnico e scientifico di ARPA Puglia, CNR IRSA, ASL Lecce–Dipartimento di Prevenzione, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, con il coinvolgimento della Provincia di Lecce e del Comune di Presicce-Acquarica per l’estensione della rete di monitoraggio.
“La Regione Puglia – ha concluso l’assessora Triggiani – continua a investire nella prevenzione e nella conoscenza, perché solo attraverso un’azione ambientale trasparente e rigorosa possiamo garantire ai cittadini il diritto a vivere in un territorio sano e tutelato”.
“Questo intervento conferma l’attenzione della Regione Puglia nei confronti dei territori, non solo sul piano ambientale, ma anche sul piano sociale ed economico – ha dichiarato l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo –. La tutela dell’ambiente è strettamente connessa alla qualità della vita delle comunità locali e rappresenta un elemento imprescindibile per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio. Sostenere attività di monitoraggio, prevenzione e bonifica vuol dire anche proteggere il diritto al futuro delle nuove generazioni, valorizzando al contempo il patrimonio naturale della nostra regione”.