
(AGENPARL) – Tue 05 August 2025 Fabrizio Ricci (AVS): “Una norma di buonsenso e di civiltà, che premia le
aziende più virtuose negli appalti pubblici”
(Acs) Perugia, 5 agosto 2025 – “Apprendiamo con sorpresa e disappunto la
decisione del Governo Meloni di impugnare la legge sul salario minimo
approvata dalla Regione Toscana. Una norma di buonsenso e di civiltà, che
premia le aziende più virtuose negli appalti pubblici, quelle che
riconoscono ai propri lavoratori una paga oraria non inferiore a 9 euro
lordi”, così, in una nota il capogruppo regionale di AVS, Fabrizio Ricci
secondo il quale “è evidente che questo Governo ha paura del salario
minimo: lo teme perché rappresenta una svolta culturale, prima ancora che
economica. Una svolta che mette al centro la dignità del lavoro, e non la
logica dello sfruttamento, del profitto e del massimo ribasso”.
“Richiamare l’articolo 117 della Costituzione per bloccare una norma che
cerca di combattere la concorrenza fatta sulla pelle dei lavoratori –
rimarca Ricci – è un gesto miope e politicamente grave. La Repubblica è
fondata sul lavoro, su uno sviluppo economico che tutela la dignità di
lavoratori e lavoratrici, non su un mercato che schiaccia i diritti”.
“Come gruppo AVS – assicura Ricci – ci impegneremo con ancora più
determinazione per portare avanti in Umbria una proposta di legge sul salario
minimo regionale, che premi le imprese responsabili e assicuri un lavoro
dignitoso e sicuro per tutte e tutti. Se difendere salari e dignità del
lavoro – conclude – significa andare contro le regole di chi tutela solo i
forti, allora siamo orgogliosi di farlo. E continueremo a farlo, senza
arretrare di un passo”. RED/as
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80646