
(AGENPARL) – Sat 02 August 2025 COMUNICATO STAMPA
Torino, 2 agosto 2025
Più tardi verranno inviate le immagini e le interviste
BLOCCO DIESEL EURO 5, IL PRESIDENTE CIRIO: «SUPERATO IL BLOCCO
DEI DIESEL EURO 5, AL VIA LA MODIFICA DEL PIANO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA PER LE MISURE COMPENSATIVE»
Il presidente Cirio e gli assessori Marnati e Tronzano: «Una scelta di buon senso e sostenibile che garantisce il diritto alla mobilità per le famiglie e le imprese e tutela l’ambiente».
La Regione Piemonte avvia la modifica del Piano per la qualità dell’aria per recepire la norma nazionale che supera lo stop ai veicoli diesel Euro 5 che era previsto dal 1° ottobre 2025 e che non entrerà quindi in vigore. Il provvedimento coinvolge oltre 307 mila veicoli, di cui quasi 47 mila a Torino.
In particolare, il totale dei veicoli diesel Euro 5 circolanti in Piemonte – includendo sia le auto private che gli autocarri leggeri e pesanti – ammonta a 307.636 unità (dati bollo auto 2024). La provincia con il numero più alto è quella di Torino, che da sola concentra 134.197 veicoli, di cui 46.729 soltanto all’interno del Comune. Segue la provincia di Cuneo con 59.915 mezzi. La provincia di Alessandria si attesta invece a 34.865 unità. Le altre province restano sotto la soglia dei 30.000: Novara con 25.306, Asti con 14.746, Biella con 13.627, Vercelli con 12.985 e infine il Verbano-Cusio-Ossola con 11.995.
«Come presidenti delle Regioni del bacino padano avevamo sollecitato l’azione del governo per superare il blocco dei diesel Euro 5, che avrebbe duramente penalizzato famiglie e imprese, e ringrazio l’esecutivo per aver agito stoppando l’entrata in vigore del divieto di circolazione. La norma ora prevede che il divieto si applichi dal 2026 e solo nella città con più di 100 mila abitanti, che in Piemonte sarebbero Torino e Novara, a meno che le Regioni non mettano in campo misure alternative che consentano di raggiungere gli obiettivi di qualità dell’aria superando il blocco dei veicoli. Ed è quello che ha deciso di fare la Regione Piemonte, che avvierà da subito le procedure per la revisione del Piano attraverso un task force formata da tecnici, esperti e rappresentanti istituzionali, con il contributo scientifico di Arpa Piemonte, con l’obiettivo di introdurre misure per la qualità dell’aria che però non ledano il diritto alla mobilità dei cittadini. A questo obiettivo, oltre alle nuove misure che saranno il frutto del lavoro degli esperti, contribuiscono anche quelle di incentivo all’uso del trasporto pubblico, a partire dalla Tessera dello studente, che coinvolge 107 mila universitari under26 nelle aree urbane e quindi potenzialmente più inquinate», dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio .
«Abbiamo avviato un nuovo percorso importante e unico nel panorama italiano ed europeo per mettere in campo tutte le conoscenze tecnologiche e scientifiche a disposizione, con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni sempre più efficaci al problema degli inquinanti in aria – aggiunge l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – La nostra struttura speciale avrà il compito di superare quelle misure che mettono in difficoltà economicamente i nostri cittadini e le piccole e medie imprese con misure alternative altrettanto efficaci per la riduzione degli inquinanti. Insieme agli atenei piemontesi abbiamo già avviato un percorso per fare tutte le sperimentazioni nei laboratori e certificare dei nuovi modelli e tecnologie da impiegare. In particolare, vogliamo diventare i massimi esperti per la produzione e l’uso delle nuove energie e dei biocarburanti ma anche molto altro nei settori della chimica verde, dell’industria, riscaldamento e dell’agricoltura sostenibile».
«La tutela dell’ambiente è un obiettivo essenziale, ma non può essere perseguita a scapito delle imprese, del lavoro e della crescita economica – sottolinea l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – Serve una transizione che accompagni il nostro sistema produttivo con misure efficaci e compatibili. È questa la direzione su cui stiamo lavorando: soluzioni concrete per migliorare la qualità dell’aria senza compromettere la competitività delle attività produttive piemontesi».
Per definire le misure alternative, la Regione ha costituito una Struttura speciale composta da Direzione Ambiente, Energia e Territorio Arpa Piemonte Politecnico di Torino Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale, Città Metropolitana di Torino, Province piemontesi ed esperti da coinvolgere nei lavori, a seconda dei vari ambiti di intervento del Piano, Energia, Mobilità e Trasporti, Industria, Agricoltura, Rigenerazione urbana e riduzione delle sostanze climalteranti.
L’obiettivo è ridurre gli inquinanti nell’aria, con misure alternative al blocco alla circolazione dei diesel Euro 5: in particolare, si punta a una diminuzione degli ossidi di azoto di almeno 500-700 tonnellate e delle polveri sottili di 40-70 tonnellate, in base alle simulazioni di Arpa Piemonte.