
(AGENPARL) – Fri 01 August 2025 ROMA CAPITALE, RAMPELLI (VPC-FDI): NON POSSIAMO PERMETTERCI DI FALLIRE
“Sui poteri speciali per Roma Capitale ci voleva il tempo per lavorare a
una piattaforma il più possibile condivisa. Un conto è dire “poteri
speciali per la capitale”, cosa diversa è declinarli e miscelarli con
quelli di altre amministrazioni dello Stato. Tanto Meloni che Gualtieri
sono romani e conoscono le drammatiche criticità con cui si scontra la
città e i partiti di entrambi hanno fatto di questa esigenza primaria una
battaglia campale. Non possiamo permetterci di fallire. Giorgia da
Presidente del Consiglio e lui da ex Ministro dell’Economia sanno che
liberare le energie di Roma dà impulso alla crescita nazionale.
La riforma approvata dal governo in CdM segue proposte già depositate in
Parlamento per conto di tutti i partiti. Segno evidente che l’esigenza è
per tutti indifferibile e non cumulabile. Con Campidoglio e Regione il
Governo Meloni ha già interagito con Giubileo, Pnrr e decreto Caivano,
dimostrando la volontà di raggiungere risultati utili alla comunità,
lasciando sullo sfondo le differenze più macroscopiche. Bisogna servire i
cittadini e non servirsene.
Il degrado sta soffocando Roma, al centro e in periferia, la città è
sudicia, lo sviluppo non decolla nonostante i fondi nazionali ed europei.
Roma ha bisogno di riqualificare le sue borgate, dotando ogni quartiere
fuori dalla città consolidata di un centro storico. Efficienza, sicurezza,
servizi e bellezza devono atterrare nella periferia, che le opere citate
non le ha viste nemmeno col binocolo. Il lavoro di Gualtieri finora è stato
del tutto insufficiente, nonostante i tanti fondi che il governo Meloni gli
ha trasferito. Roma è orfana di un’idea di città verso cui protendere,
spesso rimpiazzata da miraggi, come quello della città verticale, il
modello Milano vorrebbe atterrare anche qui. Dobbiamo invece trasformare
gli ecomostri in città giardino, un’idea chiara e semplice. Il suo mare è
diventato da valore aggiunto a zavorra a causa dell’incuria, i parchi non
sono interconnessi e non sviluppano economia, la droga è ovunque,
incoraggiata da lassismo e benevolenza.
Per cambiare Roma, oggi punterei sulla riqualificazione delle periferie,
sulla reintroduzione di residenzialità in un centro semi disabitato e
morente, sulla pulizia dall’immondizia e dai graffitari, ma anche
dall’illegalità diffusa e dai clan mafiosi con la loro manovalanza brutale
che fa rintanare le persone oneste in casa. Capitale universale sì, ma
capace rigenerarsi e di non vivere di vestigia e ritornelli”.
Così il Vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli
d’Italia in un’intervista al Corriere della Sera.
Roma, 1 agosto 2025.