
(AGENPARL) – Thu 31 July 2025 OSSERVATORIO SU ASSEGNO D’INCLUSIONE
E SUPPORTO FORMAZIONE E LAVORO
NUCLEI BENEFICIARI DI ALMENO
UNA MENSILITA’ ADI PER REGIONE
867.682
Periodo gennaio 2024 – giugno 2025
nuclei familiari
Numero nuclei coinvolti
Numero persone
persone
Veneto
18.566
689€
34.821
635€
614€
669€
Centro
Importo
medio
Italia
Trentino-Alto Adige
2.172
Sud e Isole
4.710
587.718
115.485
Lombardia
241.222
56.982
164.479
326.394
116.399
Friuli-Venezia Giulia
6.196
Valle d’Aosta
10.452
Piemonte
41.644
Emilia-Romagna
23.201
Marche
85.177
9.357
45.742
19.102
Liguria
15.191
Abruzzo
15.630
28.115
32.785
Toscana
22.786
Molise
Umbria
4.350
7.312
44.922
9.441
14.666
Puglia
Lazio
84.600
76.030
Sardegna
30.669
204.504
162.532
62.574
Campania
Calabria
206.143
63.450
Sicilia
Basilicata
560.596
NUCLEI PERCETTORI DI ADI
PER CARATTERISTICHE
DEL NUCLEO
Mese di giugno 2025
160.014
175.382
7.494
464.711
16.047
Numero persone
coinvolte
Numero nuclei
Importo medio mensile
Con minori
250.887
894.525
Con disabili
261.088
574.394
Con ultra 60enni
341.165
588.525
Con svantaggiati
12.720
16.712
Con carichi di cura
235.756
775.663
OSSERVATORIO SU ASSEGNO D’INCLUSIONE
E SUPPORTO FORMAZIONE E LAVORO
BENEFICIARI DI ALMENO
UNA MENSILITÀ DI SFL PER REGIONE
Numero
beneficiari
181.942
Periodo settembre 2023 – giugno 2025
Numero beneficiari
Numero medio mensilità percepite
Numero medio
mensilità
percepite
Veneto
1.875
Trentino-Alto Adige
Centro
Sud e Isole
15.699
143.856
Lombardia
6.182
22.387
Friuli-Venezia Giulia
Valle d’Aosta
Emilia-Romagna
3.723
Piemonte
7.763
Marche
1.515
Abruzzo
3.535
Liguria
1.747
Molise
Toscana
Umbria
1.212
Basilicata
1.126
4.113
Sardegna
Lazio
1.186
8.945
9.415
Campania
Puglia
48.915
26.760
Calabria
Sicilia
30.574
22.259
BENEFICIARI DI SFL PER CLASSI DI ETÀ E GENERE
Giugno 2025
TOTALE
72.469
Donne
43.887
Uomini
28.582
Donne
Uomini
18-24 anni
7.397
5.202
25-29 anni
3.384
2.198
30-34 anni
2.945
1.981
4.926
35-39 anni
3.132
2.070
5.202
40-44 anni
3.876
2.469
45-49 anni
6.085
3.514
50-54 anni
8.467
4.959
55-59 anni
8.601
6.189
12.599
5.582
6.345
9.599
13.426
14.790
OSSERVATORIO SU ASSEGNO D’INCLUSIONE E
SUPPORTO FORMAZIONE E LAVORO
Report del 31 luglio 2025
1. IL QUADRO DI RIFERIMENTO
L’Osservatorio statistico sull’Assegno d’inclusione e sul Supporto formazione lavoro, la cui terza
edizione è rilasciata in data odierna, propone dati fino al 30 giugno 2025.
Il presente report svolge una funzione di introduzione normativa e di sintesi delle principali evidenze
numeriche.
L’Assegno d’Inclusione (ADI) è una misura nazionale1 di contrasto alla povertà, alla fragilità e
all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di
formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro, condizionata al possesso di requisiti di residenza,
cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell’ISEE, alla situazione reddituale del
beneficiario e del suo nucleo familiare e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di
inclusione sociale e lavorativa. La misura è riconosciuta ai nuclei familiari che abbiano almeno un
componente in una delle seguenti condizioni:
con disabilità (come definita ai fini ISEE);
minorenne;
con almeno 60 anni di età;
in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari
territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
L’importo del beneficio è determinato attraverso una scala di equivalenza che tiene conto dei
componenti in una delle condizioni sopra indicate, nonché di un eventuale componente che svolge
funzioni di cura con riferimento alla presenza di minori fino a 3 anni di età, ovvero di tre o più figli di
qualsiasi età inferiore a 18 anni, ovvero di componenti (sia minorenni che adulti) con disabilità o non
autosufficienti.
La legge 30 dicembre 2024, n. 207 (legge di Bilancio 2025), ha introdotto, a decorrere dal 1° gennaio
2025, alcune modifiche alla disciplina delle misure di Assegno di Inclusione (ADI) e di Supporto per la
Formazione e il Lavoro (SFL).
La legge n. 197 del 2022 ha previsto l’abolizione del Reddito e della Pensione di Cittadinanza entro il 31 dicembre 2023.
In particolare, è stato previsto il limite di fruizione di sette mensilità nel corso del 2023 per i percettori di RDC, ad eccezione
dei nuclei in cui fossero presenti minori, persone con disabilità o persone con almeno 60 anni di età ovvero nuclei per i
quali fosse stata comunicata la presa in carico dai servizi sociali, come previsto dall’ art.1 c. 313/314 della Legge 197/2022
e art. 13, c. 5 del DL. n. 48/2023.
Successivamente il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 (convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85) ha
introdotto per la prima tipologia di nuclei il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) a fare data – in ragione del citato
limite di 7 mensilità – dal 1° settembre 2023, e per la seconda tipologia l’Assegno di Inclusione (ADI) a decorrere dal 1°
gennaio 2024.
In particolare, per l’ADI viene elevata la soglia dell’indicatore della situazione economica equivalente
(ISEE), da 9.360 a 10.140 euro, e quella del reddito familiare per l’accesso alla misura2 e per il calcolo
del beneficio economico.
Una volta accertati i requisiti e riconosciuto il diritto alla prestazione, l’importo annuo del beneficio è
composto da:
Importo annuo del beneficio = quota A (soglia x scala di equivalenza – reddito familiare)
+ quota B (canone di locazione (ove presente))
In particolare, considerando i nuovi parametri introdotti dalla Legge di bilancio per il 2025:
la quota A è un’integrazione al reddito familiare fino alla soglia di 6.500 euro annui, o di 8.190
euro annui se il nucleo è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da
persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave
o di non autosufficienza (la soglia è moltiplicata per la scala di equivalenza);
la quota B è un’integrazione aggiuntiva riconosciuta ai nuclei familiari residenti in abitazione
concessa in locazione con contratto regolarmente registrato, per un importo, ove spettante
pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto di locazione, come dichiarato ai
fini dell’ISEE, in corso di validità, fino ad un massimo di 3.640 euro annui, o di 1.950 euro annui
se il nucleo è composto da persone tutte di età superiore a 67 anni o da persone di età pari o
superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non
autosufficienza.
L’importo annuo del beneficio non può essere comunque inferiore a 480 euro.
Sempre a decorrere dal 1° gennaio 2025 è stata introdotta l’attribuzione d’ufficio del coefficiente della
scala di equivalenza legato al carico di cura, in presenza dei requisiti richiesti.
La scala di equivalenza è pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare incrementata di 0,5 per
ogni ulteriore componente con disabilità, di 0,4 per ciascun altro componente con età pari o superiore
a 60 anni, di 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione svantaggio, di 0,15 per ciascun
minorenne (fino a due) e di 0,10 per ogni ulteriore minorenne dal terzo in poi. È inoltre previsto un
coefficiente aggiuntivo pari a 0,40 per un eventuale componente maggiorenne con carichi di cura. Tale
parametro è riconosciuto a un solo componente del nucleo familiare. La scala di equivalenza può
raggiungere al massimo un valore complessivo pari a 2,2, ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di
componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Si precisa quanto segue:
1) non è detto che tutti i componenti del nucleo abbiano un peso ai fini della scala di equivalenza
(nelle statistiche, quando viene indicato il numero medio dei componenti il nucleo, è possibile
che alcuni di essi non abbiamo concorso tramite la scala di equivalenza alla determinazione del
beneficio);
2) nel caso in cui a un singolo soggetto possa in linea teorica essere valorizzato più di un
coefficiente nel calcolo della scala di equivalenza (es. adulto sia disabile sia in condizione di
svantaggio) si utilizza un solo coefficiente, quello maggiore;
3) per i nuclei monocomponenti, la scala di equivalenza è sempre uguale a 1.
La soglia del reddito familiare è passata da 6.000 a 6.500 euro. Tale soglia reddituale è altresì stata elevata da 7.560 a
8.190 euro se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da queste e da altri
familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. La stessa legge ha incrementato in ogni caso la
suddetta soglia reddituale a 10.140 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione
La scala di equivalenza ADI pertanto può risultare sia minore sia maggiore sia uguale rispetto alla scala
di equivalenza RDC, come evidenziato didascalicamente dal seguente prospetto:
Esempi di nuclei
Scala di equivalenza Scala di equivalenza
Nucleo con 2 adulti di 48 e 52 anni e un
figlio di 12 anni
Nucleo con 2 adulti di 53 e 61 anni e tre
figli di 7, 12, 17 anni di cui uno disabile
grave
Nucleo con 1 adulto di 61 anni
Il beneficio economico dell’ADI è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a
diciotto mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per periodi ulteriori di dodici
mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo dei dodici mesi è sempre prevista la sospensione di un mese.
Il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) è una misura di attivazione nel mondo del lavoro delle
persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, concessa subordinatamente alla partecipazione a
progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di
accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate.
La misura è destinata ai singoli componenti dei nuclei familiari di età compresa tra i 18 e i 59 anni, con
un valore dell’ISEE familiare, in corso di validità, non superiore, a decorrere dal 1° gennaio 2025, a
10.140 euro annui (precedentemente pari a 6.000 euro annui), e che non hanno i requisiti per accedere
all’Assegno d’Inclusione. Inoltre, possono accedere alla misura anche i componenti dei nuclei familiari,
di età compresa tra i 18 e i 59 anni, che percepiscono l’Assegno di inclusione, che non esercitano
responsabilità genitoriali e non sono considerati nella scala di equivalenza.
L’accesso alla misura richiede, oltre al valore dell’ISEE sopra menzionato, numerosi requisiti:
reddituali, patrimoniali, di residenza, di possesso dei beni durevoli. È prevista, inoltre, la registrazione
nella piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) e l’inserimento del
curriculum vitae; la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), che si concretizza
nell’individuazione da parte del beneficiario di tre agenzie per il lavoro (APL); la convocazione presso
il Centro per l’Impiego per la firma del Patto di Servizio Personalizzato, con l’individuazione e
sottoscrizione del percorso di formazione.
A seguito della partecipazione alle attività formative scelte, è prevista l’erogazione del beneficio
economico, il cui importo mensile è predeterminato per tutti e pari a 500 euro (fino a dicembre 2024
l’importo era pari a 350 euro mensili). Il numero di mensilità erogabili può essere al massimo pari a
dodici, prorogabili, a decorrere dal 1° gennaio 2025, per ulteriori dodici mensilità, in presenza di
particolari condizioni.
Si tratta quindi di una misura una-tantum, a differenza sia di RDC che di ADI. Il pagamento avviene
mediante bonifico mensile da parte dell’INPS (non è prevista alcuna card).
2. ASSEGNO D’INCLUSIONE – EVIDENZE STATISTICHE
Al 30 giugno 2025 è pari a 868 mila il numero di nuclei con almeno un pagamento di ADI sull’intero
periodo, per un totale di 2,1 milioni di persone coinvolte, fortemente concentrate al Sud. L’importo
medio mensile erogato è stato di 669 euro. La distribuzione regionale è riportata nel seguente
prospetto (Tavola 1.1 dell’Appendice Statistica). I nuclei beneficiari si concentrano nelle regioni del
Sud e nelle Isole, raggiungendo il 68% del totale; seguono le regioni del Nord con oltre il 19% ed infine
quelle del Centro. Il numero medio di componenti familiari per nucleo risulta pari 2,4 persone, con un
picco nel meridione, dove il valore è pari a 2,6; per contro, il numero medio di persone nel nucleo
risulta di gran lunga inferiore nelle regioni settentrionali dove è pari a 2,0. Di conseguenza, se nelle
regioni del Sud e nelle Isole si concentra il 68% dei nuclei, l’incidenza sale al 73% in termine di persone
coinvolte.
Tavola 1.1 – Nuclei percettori di almeno una mensilità di ADI nell’anno di riferimento per regione
Regione e
Area geografica
Numero
nuclei
Anno 2024
Anno 2025
Intero periodo
(Gennaio – Dicembre)
(Gennaio – Giugno)
(Gennaio 2024 – Giugno 2025)
Numero persone
coinvolte
Importo medio
mensile
36.172
73.612
48.766
98.769
Trentino-Alto Adige/Südtirol
1.800
Veneto
Numero
nuclei
Numero
persone
coinvolte
Importo
medio
mensile
Numero persone
coinvolte
Importo medio
mensile
35.700
70.275
41.644
85.177
47.839
93.117
56.982
116.399
3.851
1.741
3.582
2.172
4.710
15.834
29.556
15.996
28.799
18.566
34.821
Friuli-Venezia Giulia
5.307
8.871
5.362
8.704
6.196
10.452
Liguria
13.149
24.100
13.245
23.664
15.191
28.115
Emilia-Romagna
19.566
38.098
19.590
37.042
23.201
45.742
Toscana
19.618
38.391
19.474
36.767
22.786
44.922
Piemonte
Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste
Lombardia
Numero
nuclei
Umbria
6.385
12.712
6.327
12.198
7.312
14.666
Marche
7.920
15.894
8.026
15.849
9.357
19.102
Lazio
67.158
143.648
64.519
132.674
76.030
162.532
Abruzzo
13.786
28.971
13.594
27.596
15.630
32.785
Molise
3.846
8.427
3.748
7.894
4.350
9.441
Campania
184.048
504.429
178.454
478.346
206.143
560.596
Puglia
74.119
180.400
74.130
175.821
84.600
204.504
Basilicata
6.687
14.325
6.571
13.692
7.494
16.047
Calabria
56.706
143.701
55.576
137.471
63.450
160.014
Sicilia
157.800
419.806
152.777
400.797
175.382
464.711
Sardegna
27.347
56.020
26.562
52.137
30.669
62.574
Italia
766.453
749.676
867.682
141.033
277.656
139.918
265.977
164.479
326.394
Centro
101.081
210.645
98.346
197.488
115.485
241.222
Sud e Isole
524.339
511.412
587.718
I nuclei beneficiari di almeno un pagamento nel periodo gennaio – giugno dell’anno in corso sono stati
750 mila. In particolare, nel mese di giugno 2025 il numero di nuclei beneficiari di pagamenti ADI è
stato pari a quasi 666 mila e l’importo medio erogato nel mese di 694 euro. Per questi 666 mila nuclei
si ha che:
in 251 mila sono presenti minori;
in 261 mila sono presenti disabili;
in 341 mila sono presenti persone di almeno 60 anni di età;
in 13 mila ci sono persone in condizioni di “svantaggio”;
236 mila sono i nuclei con un carico di cura.
L’informazione sul numero di componenti e sugli importi erogati (in classi) è riportata nel seguente
prospetto (Tavola 1.10 dell’Appendice Statistica)
Tavola 1.10 – Nuclei percettori di ADI nel mese di Giugno 2025 per classi di importo
percepito e numero componenti il nucleo
Numero componenti nucleo
Classe di importo percepito
(in euro)
Fino a 200,00
29.403
11.494
5.515
3.185
2.067
200,01 – 400,00
18.554
18.906
12.469
7.892
4.683
62.504
400,01 – 600,00
125.922
20.803
13.631
8.193
4.623
173.172
600,01 – 800,00
41.158
44.203
30.526
19.059
7.329
142.275
800,01 – 1.000,00
33.378
24.815
20.998
15.288
10.651
105.130
205 (*)
33.196
22.011
16.246
11.277
82.935
1.000,01 – 1.200,00
Oltre 1.200,00
Totale
Totale
5 e più
51.664
163 (*)
13.457
12.810
10.348
11.282
48.060
248.783
166.874
117.960
80.211
51.912
665.740
(*): la presenza di nuclei in queste classi è giustificata dal pagamento di arretrati a nuclei che hanno subito un
cambiamento di composizione
3. SUPPORTO PER LA FORMAZIONE E IL LAVORO – EVIDENZE STATISTICHE
Al 30 giugno 2025 è pari a 182 mila il numero di soggetti beneficiari di almeno un pagamento SFL
sull’intero periodo (Tavola 2.1 dell’Appendice Statistica). Anche per questa misura i beneficiari si
concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, dove sono il 79% del totale; seguono le regioni del Nord
con il 12% ed infine quelle del Centro con il 9%. La regione con il maggior numero di beneficiari è la
Campania (27%), seguita da Sicilia (17%), Puglia (15%) e Calabria (12%); nelle quattro regioni citate
risiede il 71% dei soggetti.
Tavola 2.1 – Soggetti beneficiari di almeno una mensilità di SFL nell’anno di riferimento per regione
Regione e
Area geografica
Piemonte
Anno 2023
Anno 2024
Anno 2025
Intero periodo
(Settembre – Dicembre)
(Gennaio – Dicembre)
(Gennaio – Giugno)
(Settembre 2023 – Giugno 2025)
Numero
beneficiari
Numero medio
mensilità percepite
Numero
beneficiari
Numero medio
mensilità percepite
Numero
beneficiari
Numero medio
mensilità percepite
Numero
beneficiari
Numero medio
mensilità percepite
1.659
5.782
5.139
7.763
1.210
4.809
3.952
6.182
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
1.539
1.144
1.875
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
1.385
1.069
1.747
Emilia-Romagna
2.807
2.381
3.723
Toscana
3.169
2.543
4.113
Umbria
1.126
Marche
1.145
1.515
Lazio
1.333
6.626
5.537
8.945
Abruzzo
2.667
2.386
3.535
Molise
1.212
Campania
10.784
35.845
32.204
48.915
Puglia
2.734
17.370
21.779
26.760
Basilicata
1.186
Calabria
3.884
14.539
16.862
22.259
Sicilia
6.011
23.159
17.980
30.574
Sardegna
1.405
7.284
6.725
9.415
Italia
33.505
131.601
123.667
181.942
4.511
17.173
14.396
22.387
Centro
3.073
11.849
9.602
15.699
Sud e Isole
25.921
102.579
99.669
143.856
Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste
Lombardia
In particolare, nel mese di giugno 2025, il numero di soggetti beneficiari di pagamenti SFL è stato
pari a 72.469 di cui 43.887 donne e 28.582 uomini; il 39% dei beneficiari ha un’età compresa tra 50 e
59 anni (Tavola 2.4 dell’Appendice Statistica); si segnala rispetto alla precedente rivelazione un
aumento di beneficiari nelle classi di età più giovani e una diminuzione in quelle più anziane.
Tavola 2.4 – Soggetti beneficiari di SFL nel mese di Giugno 2025 per classi di età e genere
Classe di età del beneficiario
Donne
Uomini
Totale
18-24 anni
7.397
5.202
12.599
25-29 anni
3.384
2.198
5.582
30-34 anni
2.945
1.981
4.926
35-39 anni
3.132
2.070
5.202
40-44 anni
3.876
2.469
6.345
45-49 anni
6.085
3.514
9.599
50-54 anni
8.467
4.959
13.426
55-59 anni
8.601
6.189
14.790
43.887
28.582
72.469
Totale