
(AGENPARL) – Wed 30 July 2025 **ITS Academy, Giani e Nardini: “Crescita esponenziale del sistema
toscano”**
/Scritto da Antonio Cannata, mercoledì 30 luglio 2025 alle 19:08/
Oltre 70 milioni di euro già investiti, inclusi 18 quest’anno da parte
della Regione, 10 Fondazioni ITS attive, 185 percorsi realizzati e in
corso.
Sono gli elementi chiave della crescita esponenziale che il sistema toscano
degli ITS ha conosciuto nel corso di cinque anni di mandato regionale.
A sottolinearlo sono il presidente Eugenio Giani e l’assessora a
istruzione, formazione professionale, lavoro, università e ricerca
Alessandra Nardini che questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo
Strozzi Sacrati hanno tracciato un bilancio sul lavoro svolto dalla Regione
per lo sviluppo dell’istruzione tecnologica superiore dal 2020 a oggi.
Dall’insediamento dell’attuale giunta sono già stati investiti nel
complesso 70 milioni e 300 mila euro. Circa 23 milioni sono stati garantiti
grazie alle risorse dei settennati FSE 14/20 e FSE+ 21/27; con il PNRR sono
arrivati 19,1 milioni, mentre altre risorse statali hanno messo a
disposizione 6,2 milioni.
Rilevante anche la cifra stanziata, 4.2 milioni di euro tramite il
programma FESR 2021/2027, sui laboratori territoriali aperti, che hanno
arricchito la didattica delle ITS Academy con strumentazione
all’avanguardia.
A completare il dettaglio sulle voci di investimento, quest’anno arrivano i
18 milioni di euro messi in campo per i 54 percorsi ITS finanziati con le
risorse del FSE+ 2021-2027 in avvio entro il prossimo novembre a cui si
aggiungono 13 percorsi aggiuntivi ITS finanziati con risorse statali per
circa 2 milioni.
Un investimento ingente che si è tradotto in primo luogo nel notevole
ampliamento dell’offerta formativa (promossa nell’ambito di GiovaniSì) e
nella copertura di tutte le 10 aree tecnologiche individuate dalla
normativa nazionale.
Dal 2020 a oggi i percorsi ITS realizzati, e in corso, sono
complessivamente 185 e sono passati da 24 nel 2020, a 30 nel 2022 fino a 65
nel 2024/2025.
“Possiamo considerare vinta la nostra scommessa sugli ITS perché oggi
costituiscono un modello formativo completo, ben strutturato e capace di
aprire le porte del mondo del lavoro”, ha sottolineato il presidente
Giani, che ha ringraziato i rappresentanti delle ITS Academy, molti dei
quali presenti, assieme a quelli degli Atenei toscani, all’incontro odierno
con la stampa. “Oggi – ha aggiunto – gli ITS sono uno strumento
formidabile per accrescere le competenze dei giovani, per rafforzare i
collegamenti tra formazione e tessuto produttivo, creare capitale umano
altamente qualificato”. “Le risorse che investiamo sull’istruzione
tecnica superiore – ha concluso Giani – sono risorse spese bene, e la
Toscana continuerà a investire su questo segmento sempre più
importante”:
“In questa legislatura abbiamo investito tantissimo nel potenziamento e
nel consolidamento del sistema ITS toscano – ha affermato l’assessora
Nardini -, lo abbiamo fatto coprendo, con 3 ulteriori Fondazioni ITS create
in questi anni, tutte e 10 le aree tecnologiche previste dalla nuova legge
di riforma a livello nazionale, aumentando sempre di più il numero di
percorsi attivati ogni anno, rendendoli sempre più diffusi sui territori,
e questo è un aspetto che tengo molto a sottolineare: in questa
legislatura, per la prima volta, tutte le province toscane sono state
interessate dai percorsi ITS, in quell’ottica di Toscana diffusa e di
contrasto delle disuguaglianze territoriali che ha contraddistinto questo
mandato.
Inoltre ci siamo impegnati moltissimo sul fronte dell’orientamento e
dell’informazione perché sappiamo che in Italia questo segmento di
formazione terziaria non universitaria sconta ancora una scarsa conoscenza
e molti pregiudizi.
Infine, un altro aspetto su cui abbiamo investito molto è il rapporto con
le Università toscane, che non solo fanno parte delle Fondazioni ITS
stesse, ma che attraverso le cosiddette ‘passerelle’ interagiscono sempre
di più con il sistema ITS in una logica non di competizione ma di
complementarità e sinergia”, ha dichiarato Nardini, riferendosi al
meccanismo delle “passerelle” previsto dalla normativa nazionale,
ovvero il riconoscimento dei crediti formativi (CFU) per chi decide di
cambiare studi migrando dall’Università agli ITS o viceversa o di
perfezionare la propria preparazione proseguendo nell’uno o nell’altro
senso.
“Quest’anno presentiamo un offerta formativa molto ampia e ci auguriamo
che tutti i percorsi possano raggiungere il numero minimo di allieve e
allievi e dunque partire – ha sottolineato Nardini – nonostante non abbiamo
più a disposizione ricorse PNRR. Questo è possibile grazie ad un
investimento ingentissimo, il più cospicuo finora, di Regione Toscana,
pari a 18 milioni di euro.” “Come Regione in questi anni abbiamo
davvero fatto la nostra parte per far crescere e consolidare il nostro
sistema ITS, riconoscendolo come strategico, adesso mi aspetto altrettanta
consapevolezza dal livello nazionale con conseguente stanziamento di
risorse – ha concluso Nardini che ha ricordato come gli ITS – favoriscano
occupazione giovanile di qualità e aiutino a superare lo skills mismatch,
il disallineamento tra domanda e offerta di competenze che rappresenta una
grande criticità segnalata da mondo delle imprese”.
I percorsi 2025/2026 – Attualmente sono aperte le iscrizioni ai percorsi
predisposti per l’anno formativo 25/26 e in avvio tra il 1° settembre e il
30 novembre. In totale sono 67: 54 dei quali sono sostenuti con oltre 18
nell’ambito della programmazione cofinanziata attraverso il Pr Toscana FSE+
2021/2027, mentre i restanti 13 sono stati elaborati con il supporto di
altri fondi di carattere nazionale. Coprono tutti le province toscane e i
settori “strategici” previsti dalla normativa nazionale: Energia,
Sistema Casa, Meccatronica, Sistema Moda, Sistema Agroalimentare, Chimica e
nuove tecnologie della vita, Tecnologie per i beni e le attività
artistiche e culturali e per il turismo, Servizi alle imprese e agli enti
senza fine di lucro, Ict, Mobilità Sostenibile e logistica.
Lo sviluppo dei PTP – I Poli tecnico professionali, oggi ben 25, assicurano
l’interconnessione tra filiera formativa e filiera produttiva, e lavorano a
stretto contatto con le Fondazioni ITS per rafforzare il capitale umano,
formando giovani specializzati/e in ambiti strategici per soddisfare i
fabbisogni espressi dal contesto produttivo. È stato completato l’iter per
intervenire con tre poli sulle filiere mancanti. Ad aprile 2025 sono stati
formalmente riconosciuti il PTP Innovazione Edilizia e Sostenibilità nella
filiera del costruire e abitare, PTP Toscana Digitale per l’ICT
mediatico/audiovisivo e PTP Formazione, Orientamento e Relazioni con il
Mondo Aziendale (PTP FORMA) per il mondo dei servizi alle imprese e degli
enti senza scopo di lucro.
Le “passerelle” – Tra le novità in fase di definizione, il sistema di
riconoscimento di crediti formativi in caso di passaggio da Università a
ITS e viceversa previsto dalla riforma Legge sugli ITS del 2022. A chi ha
conseguito diploma Its e si iscrive ad un corso di laurea è riconosciuto
un numero di CFU compreso tra 48 e 90. Massimo 60 potranno essere i CFU
riconosciuti a chi invece non ha conseguito il diploma ITS, purché abbia
frequentato l’ultima annualità, e decida di iscriversi a un corso di
laurea o di una AFAM (Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e
coreutica).
Nel caso inverso, chi passa dall’Università a un ITS potrà vedersi
riconosciuti i crediti fino a un massimo del 60% delle attività formative
previste. Chi ha conseguito una laurea triennale accede all’ultima
annualità del percorso ITS e si vedrà riconosciuto da un minimo del 40%
fino a un massimo del 90% dei crediti. I meccanismi di riconoscimento
riguardano anche chi ha conseguito un diploma AFAM. Allo stato attuale in
Toscana è in atto un confronto tra Università pubbliche Toscane e le
Fondazioni ITS Academy, seguito dall’assessora Nardini, per definire nel
dettaglio il riconoscimento dei CFU. La normativa nazionale prevede anche
la possibilità di riconoscere ulteriori CFU, rispetto a quelli indicati
dalle norme, sulla base di patti federativi tra Fondazioni e Atenei.
Il monitoraggio di Indire – Dal Monitoraggio ITS 2025 realizzato da Indire
(l’ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che si
occupa di innovazione e documentazione nel campo dell’istruzione e della
formazione) emerge che, a livello nazionale, più di 8 diplomati su 10
hanno trovato lavoro (84%), di questi il 93% ha è occupato in un ambito
coerente col percorso di studi. Il dato di Regione Toscana è in linea con
il dato nazionale raggiungendo l’84,48%.
Cosa sono gli ITS – Gli Istituti Tecnologici Superiori sono Accademie ad
alta specializzazione tecnologica che permettono di conseguire il diploma
di tecnico superiore. Ridefiniti ITS Academy dopo la riforma del dalla
Legge sugli ITS del 2022, rappresentano un segmento del sistema terziario
di formazione superiore, non universitaria. Formano profili altamente
qualificati dal punto di vista tecnico e tecnologico, promuovendo
occupazione, in particolare giovanile, e condizioni per lo sviluppo di
un’economia ad alta intensità di conoscenza, competitiva e resiliente. I
percorsi prevedono la formazione di classi da 20 a 25 allievi e allieve e
sono caratterizzati da lezioni in aula, laboratorio e visite guidate.
Rivolti a giovani diplomati/e dai 18 ai 35 anni, hanno durata biennale
(1.800 o 2.000 ore) o triennale (3.000 ore). Le/I docenti provengono per
almeno il 50% dal mondo del lavoro e delle professioni.