
(AGENPARL) – Tue 29 July 2025 PIRONDINI (M5S) A GIULI: CINEMA IN CRISI E MIC NEL CAOS, BASTA GIOCHINI DI POTER
Roma, 29 lug. – “Ministro Giuli, il disastro che sta travolgendo il cinema e l’audiovisivo in Italia parte dai numeri. Oggi il 40% degli attori e delle attrici professionisti è completamente fermo. Non lavora, non guadagna. E tra quel 60% che ancora riesce a lavorare, solo una piccola parte – l’11% – lo fa nel settore del cinema. Questo vuol dire che su oltre 2.000 professionisti, solo il 6% è attualmente impegnato in produzioni cinematografiche. Il resto sopravvive arrangiandosi con teatro, doppiaggio, audiolibri, lezioni private. Il 66% non ha guadagnato nulla o non abbastanza per vivere negli ultimi sei mesi. E non vede alcuna prospettiva nei prossimi sei. È una situazione insostenibile, figlia di scelte politiche sbagliate, miopi, arroganti. Avete bloccato il settore con una riforma del tax credit scritta male e imposta peggio. Avete tagliato fuori le produzioni indipendenti, che sono la spina dorsale della cultura italiana, per favorire le grandi major. Avete creato confusione, alimentato ricorsi, fatto crollare la fiducia nel sistema. E tutto questo per cosa? Per un’ossessione ideologica, per il bisogno di “riequilibrare” un’egemonia culturale che esiste solo nella vostra propaganda. Intanto, dentro al Ministero regna il caos. Commissioni dimezzate, dimissioni a catena, Direzione Generale cinema e audiovisivo svuotata. Dopo lo scandalo del tax credit l’unico che si è dimesso è stato il direttore della direzione cinema, mai che a pagare sia un politico! La gestione del comparto è allo sbando, ma la sottosegretaria Borgonzoni è ancora lì, incollata a una poltrona che non è più in grado di onorare. Le sue scelte hanno prodotto danni enormi, ma lei non si assume mai la responsabilità di nulla. E lei, Ministro Giuli, invece di intervenire, si limita a coprirla di silenzi. Dovrebbe toglierle le deleghe. Sarebbe un atto minimo di serietà. Ma non lo farà. Così come non ci spiegherà le competenze del nuovo presidente di Cinecittà, visto che lui stesso ammette che lo ha scelto la Lega e non ha grandi competenze nel settore. Perché questo governo vive di equilibri interni e spartizioni di potere. Alla Lega il cinema, a Fratelli d’Italia il teatro e le fondazioni liriche. E i lavoratori? I lavoratori possono anche fallire, l’importante è mantenere il controllo. Ma noi non staremo zitti. Noi non ci rassegniamo a vedere un intero settore culturale raso al suolo nel silenzio generale. Il Movimento 5 Stelle ha fatto proposte chiare, serie, reali. Controlli veri sul tax credit, commissioni indipendenti e trasparenti, fondi per le opere prime e seconde, recupero dei soldi pubblici dati a chi ha aggirato le regole. Se è interessato a aprire un dialogo batta un colpo, perché nel caso il M5S c’è. Lei appare soffocato dai suoi due sottosegretari, ma il tempo dei giochini di palazzo sulla pelle della cultura è davvero finito”.
Così il capogruppo M5S in commissione cultura al Senato Luca Pirondini intervenendo in aula a seguito dell’informativa di Alessandro Giuli
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle