
(AGENPARL) – Tue 29 July 2025 LAVORO, CAROTENUTO (M5S): DA JABIL ATTEGGIAMENTO INACCETTABILE, GOVERNO INTERVENGA
ROMA, 29 LUGLIO 2025 – “È inaccettabile che un’azienda come Jabil possa procedere alla sospensione delle attività produttive dello stabilimento di Marcianise, imponendo ferie forzate ai lavoratori, senza alcun confronto preventivo con le rappresentanze sindacali. Un comportamento arbitrario che evidenzia l’assenza totale di rispetto per le persone, per il territorio e per le regole basilari del diritto del lavoro. E ancora una volta il Governo Meloni resta a guardare”. Lo scrive su X il capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera Dario Carotenuto. “La comunicazione unilaterale di chiusura temporanea, giunta appena cinque giorni prima della sua entrata in vigore e giustificata con generiche esigenze tecnico-societarie, rappresenta l’ennesimo schiaffo ai lavoratori e alla dignità di un intero territorio. Ci troviamo di fronte a un atto gravissimo – riprende – che viola apertamente quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale, con l’imposizione arbitraria delle ferie, senza alcun esame congiunto con le RSU. È l’ennesimo caso in cui il profitto prevale su ogni responsabilità sociale. Il sito produttivo di Marcianise è un presidio strategico dell’elettronica nel Mezzogiorno, e il rischio che venga svuotato, dismesso o delocalizzato, dovrebbe rappresentare un allarme rosso per qualsiasi governo che abbia a cuore il futuro industriale del Paese. Ancora una volta, il Governo Meloni si limita al silenzio e all’inazione. Chiediamo un intervento immediato del Ministero del Lavoro e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Occorre sanzionare i comportamenti contrari al CCNL, convocare urgentemente un tavolo con azienda e sindacati, e attivare strumenti straordinari – anche tramite Invitalia – per salvaguardare l’occupazione e garantire continuità produttiva. Il Sud ha bisogno di lavoro, non di capannoni chiusi e promesse a vuoto” conclude Carotenuto.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle