
(AGENPARL) – Mon 28 July 2025 (ACON) Trieste, 28 lug – “Sono devastanti le conseguenze
sull’operativit? delle nostre piccole e medie imprese del settore
sanitario, chiamate a pagare somme persino superiori rispetto ai
ricavi. Ormai, molte di esse non partecipano neppure pi? ai bandi
e, al tempo stesso, si rischiano importanti carenze di scorte”.
Cos? in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle), che a fine novembre 2023 era stata tra i
firmatari della mozione “Payback dispositivi medici:
salvaguardare la continuit? e la qualit? delle forniture e la
tenuta del comparto produttivo”, che aveva trovato il via libera
unanime da parte dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia
Giulia. Il documento impegnava l’Esecutivo regionale a
intervenire nei confronti del Governo nazionale per supportare le
imprese fornitrici e tutelare, al tempo stesso, anche
l’occupazione del comparto.
“Il meccanismo di payback tocca le aziende produttrici,
rischiando di provocare seri scompensi anche sulle forniture
necessarie ai vari servizi sanitari. Una sorta di norma capestro
e ingiusta – aggiunge l’esponente pentastellata – che pu?
intensificare lo stato di crisi delle realt? specializzate, ma
anche portare a uno stallo delle forniture, con ricadute sul
funzionamento quotidiano del sistema sanitario”.
“Anche in questo caso, visti gli scarsi risultati finora ottenuti
dalle doverose pressioni esercitate nei confronti di un Governo
ben poco ricettivo, aggiungiamo la nostra preoccupazione a quella
delle rappresentanze delle Pmi di settore, raggruppando le
principali aziende del medtech italiano. Come loro – precisa
Capozzi – continuiamo a ritenere che il Governo esprima delle
verit? solo parziali, con una concreta discrepanza tra le risorse
realmente stanziate e la loro destinazione ottimale”.
“Le piccole e medie imprese, anche nella nostra regione –
sottolinea ancora la rappresentante del M5S – rischiano di
rimanere strozzate davanti a una misura iniqua, a tutto vantaggio
dei colossi multinazionali e, guarda caso, ne uscirebbe
privilegiato il servizio privato rispetto a quello pubblico. Una
scelta politica precisa e sbagliata che non possiamo condividere”.
“I finanziamenti straordinari concessi alle Regioni dal Governo
per compensare l’impatto del payback – conclude Capozzi – non
hanno portato grandi risultati. A questo punto, anche noi siamo
concordi con le rappresentanze nell’auspicare l’urgente
introduzione di un meccanismo basato su una franchigia da 5
milioni di euro, a costo zero per lo Stato, gi? adottata nel
comparto farmaceutico. Il tutto per una reale tutela delle Pmi
italiane a difesa dell’occupazione e di una filiera quasi al
collasso, ma anche a garanzia dei preziosi servizi che devono
essere garantiti a tutti i cittadini”.
ACON/COM/fa
281427 LUG 25