
L’ex presidente Donald Trump ha lanciato pesanti accuse contro la campagna presidenziale dell’ex vicepresidente Kamala Harris, sostenendo che abbia violato la legge federale versando milioni di dollari a celebrità come Beyoncé, Oprah Winfrey e Al Sharpton in cambio del loro sostegno pubblico. In un post pubblicato su Truth Social, Trump ha definito i pagamenti come “probabilmente illegali”, affermando che si è trattato di endorsement mascherati da spese per eventi o prestazioni artistiche.
“NON È CONSENTITO PAGARE PER UN APPROVO. È ASSOLUTAMENTE ILLEGALE”, ha scritto Trump, sostenendo che queste spese “sono state erroneamente dichiarate nei libri contabili della campagna” e chiedendo che Harris e le celebrità coinvolte vengano perseguite penalmente.
Le cifre contestate
Secondo Trump, la campagna Harris 2024 – chiusa con un debito di oltre 20 milioni di dollari – avrebbe elargito:
- 11 milioni di dollari a Beyoncé, la quale non avrebbe neppure cantato durante gli eventi,
- 3 milioni di dollari a Oprah, per “spese non specificate”,
- 600.000 dollari a Al Sharpton, descritto da Trump come “conduttore televisivo di scarsissimo rating”.
In particolare, Trump accusa Oprah di aver incitato le donne a forme di attivismo estremo durante un comizio a Philadelphia alla vigilia del voto, in cui avrebbe dichiarato che “non presentarsi a votare sarebbe equivalso a rinunciare per sempre ai propri diritti”.
Un rapporto del Washington Examiner aveva precedentemente scoperto che la campagna di Harris aveva pagato 1 milione di dollari alla società di Winfrey il 15 ottobre.
La Commissione Elettorale Federale (FEC) ha confermato pagamenti per 165.000 dollari dalla campagna Harris alla società di produzione riconducibile a Beyoncé, mentre Oprah ha negato di aver ricevuto un milione di dollari, pur avendo partecipato a una “townhall televisiva” con Harris e a comizi pubblici.
Sharpton, tramite la sua organizzazione National Action Network (NAN), ha ricevuto 500.000 dollari in due pagamenti documentati a settembre e ottobre 2024. In seguito, Harris ha partecipato come ospite al programma MSNBC “PoliticsNation” condotto dallo stesso Sharpton, con domande giudicate “eccessivamente morbide” dagli osservatori.
Trump chiede un’indagine federale
Trump ha rinnovato la richiesta di un’indagine formale, denunciando un “tentativo disperato e costoso di acquistare popolarità mediatica” da parte della candidata democratica. Ha inoltre sollevato dubbi su eventuali pagamenti anche a Bruce Springsteen, definendo la sua performance in campagna “scarsa”.
“I candidati non possono pagare celebrità per avere l’apparenza di un sostegno popolare. Questo è un abuso palese delle norme elettorali”, ha scritto Trump.
Le reazioni
La campagna di Harris ha respinto ogni accusa, affermando che tutte le spese sono state effettuate nel pieno rispetto delle leggi elettorali federali. Le personalità coinvolte, come Beyoncé e Oprah, non hanno commentato ufficialmente fino ad ora.
L’episodio rischia di riaccendere il dibattito sull’uso del denaro nelle campagne elettorali, in un anno in cui la spesa per marketing politico e media ha raggiunto livelli mai visti prima.