
(AGENPARL) – Mon 21 July 2025 Matteotti, Barbera (Prc): “Il danneggiamento del monumento è un segnale
grave. Serve una risposta netta contro ogni rigurgito autoritario”
“Il danneggiamento della lapide del monumento a Giacomo Matteotti, avvenuto
a Roma sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, è un fatto gravissimo che non
può essere liquidato come un semplice atto vandalico. Colpire un luogo
della memoria dedicato a chi fu assassinato per aver denunciato in
Parlamento le violenze del fascismo significa attaccare i valori
fondamentali su cui si fonda la nostra democrazia.
Non si tratta di un episodio isolato. Si inserisce in un clima
preoccupante, alimentato da un progressivo slittamento culturale e
politico. Un clima in cui il revisionismo storico viene sempre più spesso
legittimato da alte cariche istituzionali, dove si equiparano vittime e
carnefici, si tace sull’origine antifascista della nostra Costituzione, si
rimuovono i riferimenti alla Resistenza dalla narrazione pubblica. È questo
terreno che rende possibile e persino “accettabile” agli occhi di qualcuno
colpire un simbolo come Matteotti.
A ciò si aggiungono riforme che rischiano di alterare profondamente
l’equilibrio democratico: dal premierato alla separazione delle carriere in
magistratura, dalla trasformazione del servizio pubblico in strumento di
propaganda governativa ai provvedimenti securitari che colpiscono i più
deboli e criminalizzano il dissenso. Sono segnali di una visione del potere
sempre più accentratrice e illiberale.
Le dichiarazioni di condanna giunte da esponenti politici e istituzionali sono
necessarie. Ma non bastano. Occorre un impegno concreto per difendere e
rilanciare i valori democratici, non solo con le parole ma con atti
coerenti e con una presa di distanza netta da ogni forma di ambiguità verso
il passato fascista.
Invitiamo tutte le forze democratiche, sociali e culturali a reagire. Non
possiamo permettere che si normalizzi l’intolleranza, che si colpisca
impunemente la memoria storica, che si restringano gli spazi del dibattito
democratico. La difesa del monumento a Matteotti non è un fatto simbolico:
è la difesa stessa della dignità della nostra Repubblica.”.
Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di
Rifondazione Comunista.