
Il Presidente dell’Alto Consiglio di Stato libico, Mohamed Takala, ha respinto fermamente qualsiasi forma di approvazione o nomina informale alla carica di Primo Ministro, sottolineando la necessità di rispettare i canali legali e procedurali ufficiali.
In una dichiarazione rilasciata a nome dell’intero Consiglio, Takala ha precisato che solo le decisioni adottate in sessione generale formale, con quorum legale completo e sotto la supervisione della presidenza del Consiglio, possono essere considerate valide e vincolanti.
“Qualsiasi accordo o approvazione espresso individualmente da membri del Consiglio al di fuori di questo contesto – ha chiarito Takala – non ha alcun valore legale e non rappresenta in alcun modo la posizione istituzionale dell’Alto Consiglio.”
Nessuna validità a decisioni non ufficiali
Il Consiglio ha riaffermato che nessuna istituzione, inclusa la Camera dei Rappresentanti, può utilizzare o fare riferimento a presunte approvazioni provenienti dall’Alto Consiglio se non formalmente documentate e certificate. Questo monito arriva in un momento delicato, con l’intensificarsi delle attività politiche per la formazione di un nuovo governo libico.
Incontri informali tra candidati
La presa di posizione del Consiglio arriva dopo notizie di incontri informali tra Khaled al-Mishri, ex presidente dell’Alto Consiglio, e diversi candidati alla carica di Primo Ministro, presso la sede del Consiglio in Shari’ al-Zill, a Tripoli.
Tra i candidati citati figurano:
- Essam Abu Zreiba
- Ali Sassi
- Abdelbaset al-Qomati
- Abdelhakim Baayo
- Abdelkarim Mgueg
- Fadhel al-Amin
- Mohamed al-Muntasir
- Mohamed al-Mazoughi
Presenti anche rappresentanti di:
- Salama al-Ghweil
- Othman Abdeljalil
- Othman al-Basir
Al-Mishri ha dichiarato sui social che gli incontri erano volti a discutere il futuro processo elettorale e le opzioni per un governo unificato. Ha inoltre affermato che eventuali approvazioni saranno esaminate entro giovedì, ma solo come parte di una fase esplorativa.
Appello al rispetto del quadro istituzionale
La dichiarazione ufficiale di Takala conclude ribadendo che il rispetto del coordinamento istituzionale e dei meccanismi legali è cruciale per garantire un percorso credibile verso l’unità e la stabilità politica in Libia. Il Consiglio si è riservato il diritto di intervenire pubblicamente o giuridicamente su qualunque processo ritenuto al di fuori della legalità.