
Per la prima volta nella storia, la televisione trasmessa in diretta è scesa sotto la soglia psicologica del 20% di utilizzo televisivo totale. Secondo l’ultimo sondaggio Nielsen, riportato dall’Hollywood Reporter, la TV via etere ha toccato il minimo storico del 18,5%, in calo rispetto al 20,1% registrato appena un mese fa.
Un segnale inequivocabile: lo streaming continua la sua ascesa, erodendo sempre più terreno ai mezzi tradizionali. Da quando Nielsen ha iniziato a monitorare l’utilizzo televisivo su tutte le piattaforme (solo quattro anni fa), il declino della TV tradizionale è stato costante.
Eppure, l’uso complessivo della televisione è aumentato del 3% rispetto a maggio. Un trend che Nielsen attribuisce parzialmente alla chiusura delle scuole e alla maggiore disponibilità di tempo libero da parte dei bambini e dei ragazzi durante l’estate.
Tra i vincitori dello streaming spicca Netflix, che ha fatto registrare un impressionante incremento del 13,5%, raggiungendo l’8,3% dell’utilizzo televisivo totale a giugno. Anche YouTube continua a crescere, salendo dello 0,3% e attestandosi al 12,8% del consumo totale. Crescite minori ma significative anche per altri attori del settore, come Peacock, il servizio di Paramount, che ha toccato lo 0,1%.
Al contrario, Disney+ ha perso leggermente quota nel settore: dal 5% di maggio al 4,8% di giugno. Un calo contenuto, ma significativo in un contesto in cui gli altri concorrenti diretti crescono.
La TV via cavo, infine, continua il suo declino lento ma costante: dal 24,1% di maggio al 23,4% di giugno.
I dati Nielsen confermano dunque un cambio epocale nelle abitudini di consumo degli spettatori. Lo streaming si consolida come principale modalità di fruizione dei contenuti video, mentre la televisione tradizionale — sia essa via etere o via cavo — perde sempre più appeal, soprattutto tra le fasce più giovani.