
(AGENPARL) – Wed 16 July 2025 https://www.aduc.it/articolo/abolire+commissioni+dei+pagamenti+carta+perche_39523.php
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Abolire le commissioni dei pagamenti con carta. Perché è utile e possibile
Pochi ci hanno fatto caso, ma dallo scorso 1 luglio sono aumentate le commissioni bancarie per le transazioni con bancomat, aumenti che si aggiungono a quanto già si paga per l’utilizzo di vari tipi di carta (1). Potrebbe non essere niente di strano nel Paese in cui esiste la “lotteria degli scontrini”, cioè dove si affida alla cosiddetta fortuna l’impegno a pagare con carta e, soprattutto, con ricevuta fiscale. ma forse un altra Italia e un’altra Europa sono possibili.
Noi crediamo che le commissioni siano un’overdose di arricchimento per gli istituti finanziari. In una società ed economia dove (anno 2024) il 43% dei consumi è stato regolato con strumenti elettronici, mentre l’uso del contante è al 41% (2), e dove il trend è in vertiginosa crescita. Non solo, ma se pensiamo ad altri tipi di sistema di pagamento (tipo Paypal), le commissioni applicate sono molto più alte delle tradizionali carte, per un servizio che – dicono – sia più efficiente e veloce… cosa ormai molto relativa da quando i bonifici istantanei hanno un costo non più esoso di quelli tradizionali.
Visto l’uso diffuso e in crescita, crediamo sia il caso di valutare l’abolizione di ogni commissione per queste transazioni, abolizione non solo per i consumatori, ma anche per i vari intermediari. Sentiamo già l’eco dei lamenti delle banche. Che fanno finta di non avere enormi vantaggi dalla disponibilità valutaria di queste transazioni.. che a nostro avviso sarebbero più che sufficienti per pagare il loro servizio.
E’ di questi giorni la proposta (3), già in dirittura d’arrivo, della Reserve Bank of Australia (RBA) per l’abolizione delle commissioni sui pagamenti con carta. Che a fronte di una serie di ragioni che giocano a vantaggio dei consumatori (che in quel Paese usano questi servizi al 90%), ne cita uno per gli istituti finanziari: abolendo le commissioni, i consumatori non avrebbero più nessuna restrizione economica e motivazionale per usare le carte. Con evidente ricaduta sugli istituti finanziari che avrebbero maggiore disponibilità di denaro.
L’Australia è lontana o è lontana l’indisponibilità dei nostri istituti finanziari a guadagnare soldi in modo più razionale e meno predatorio?
Una decisione del genere non spetta a Bankitalia, ma alla Banca Centrale Europea (BCE) su iniziativa della Commissione Ue e consenso del Parlamento di Strasburgo.
Intanto cominciamo a porre il problema è verifichiamo chi si schiera, come e con chi.
1 – https://www.laleggepertutti.it/735415_aumentano-le-commissioni-bancomat-dal-1o-luglio-si-paga-di-piu-ecco-quanto
2 – https://www.osservatori.net/comunicato/innovative-payments/pagamenti-digitali-in-italia-mercato/
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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