
(AGENPARL) – Tue 15 July 2025 Trieste, 15 lug – “Il nuovo Molo VIII non costituisce soltanto
un’infrastruttura portuale, ma rappresenta il simbolo di una
trasformazione storica, capace di generare circa 2.600 nuovi
posti di lavoro, con un’attenzione costante alla tutela
dell’ambiente. Si tratta di un cambiamento che parte dalla
riconversione della Ferriera di Servola, un percorso avviato
grazie alla visione strategica della Regione e indicato dal
ministro D’Urso come modello di riferimento nell’ambito delle
riqualificazioni industriali”.
Lo ha affermato oggi l’assessore regionale alla Difesa
dell’Ambiente Fabio Scoccimarro, intervenendo al dibattito
pubblico sul nuovo Molo VIII, previsto dal Codice dei contratti
pubblici. L’incontro, aperto alla partecipazione delle
amministrazioni statali, della Regione, degli enti territoriali
interessati e delle associazioni o comitati portatori di
interesse coinvolti, ha l’obiettivo di illustrare il progetto,
raccogliere domande e osservazioni utili, cos? da permettere al
proponente di valutare eventuali integrazioni o modifiche sulla
base degli esiti del confronto.
Come ha spiegato l’assessore entrando nel dettaglio del progetto,
il nuovo terminal polifunzionale sorger? su una banchina lunga
circa 422 metri e larga 53, con fondali dragati fino a 17,2
metri, consentendo l’attracco di navi portacontainer fino a
15.000 Teu e prevedendo, in prospettiva, un’ulteriore capacit?
fino a 24.000 Teu. L’opera si estender? su 17 ettari, di cui 15
recuperati grazie alla chiusura e bonifica della Ferriera di
Servola, restituendo un’area profondamente riqualificata.
“Una scelta tutt’altro che scontata, ma rivelatasi strategica per
dare avvio al progetto del Molo VIII, che si colloca
simbolicamente sulle tracce di una pesante eredit? industriale,
proiettandosi ora verso un futuro improntato alla logistica
sostenibile – ha aggiunto Scoccimarro -. Si tratta di un
risultato reso possibile dall’impegno costante della Regione che
ha condotto con determinazione questa complessa battaglia di
riconversione e rilancio”.
Come ha sottolineato l’assessore, il risultato sar? un sistema
con pi? treni e meno camion, maggiore efficienza e una sensibile
riduzione del traffico pesante sulle nostre strade. Non si tratta
solo di nuove infrastrutture tecnologiche, ma di un vero e
proprio cambio di paradigma logistico: un terminal ferroviario
dotato di sei binari da 300 metri (estendibili a 750), in grado
di gestire due treni al giorno, con rampe dedicate per il
collegamento diretto alla Grande Viabilit?.
“Trieste – ha affermato Scoccimarro – si conferma cos?, come ?
nella sua storia, un hub europeo, capace di valorizzare la
propria posizione strategica e i corridoi logistici per favorire
l’aumento dei flussi commerciali verso l’Europa centro-orientale”.
“Infine – ha concluso l’assessore – c’? l’aspetto legato alla
sostenibilit? ambientale. Il terminal sar? infatti equipaggiato
con sistemi a basso impatto acustico, illuminazione intelligente
e infrastrutture per il cold ironing, ovvero l’elettrificazione
delle banchine che consente di mantenere spenti i motori delle
navi durante la sosta, riducendo cos? le emissioni. Si tratta di
un contributo concreto all’obiettivo di decarbonizzazione del