
Washington – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che Washington fornirà nuove armi all’Ucraina, inclusi sistemi missilistici Patriot, ma ha precisato che i costi saranno interamente coperti dall’Unione Europea.
“Invieremo loro equipaggiamenti militari molto sofisticati. L’UE ci pagherà il 100% per questo”, ha dichiarato Trump, aggiungendo che il tema sarà discusso con il nuovo Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, nel corso di un incontro a Washington il 14 luglio.
“Un affare per noi”
Trump ha specificato che, pur non avendo ancora definito il numero esatto di missili Patriot da inviare, l’Ucraina “ne riceverà alcuni perché ha bisogno di protezione”. Ha poi chiarito: “Noi non pagheremo nulla. L’Unione Europea si farà carico delle spese. Sarà un affare per noi”.
Secondo il sito Axios, Trump avrebbe promesso al presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’invio immediato di dieci intercettori Patriot, oltre al supporto per reperire ulteriori forniture.
Tra sospensioni e riprese delle forniture
La questione delle forniture militari è tornata al centro del dibattito dopo che il New York Times, il 2 luglio, aveva riportato una sospensione delle consegne di missili Patriot, GMLRS, Hellfire, Stinger e altri armamenti verso Kiev.
In risposta, il Ministero degli Esteri ucraino ha convocato l’Incaricato d’Affari USA a Kiev, John Ginkel, mentre Zelensky ha denunciato l’incapacità dell’Europa di compensare le forniture americane.
Trump, tuttavia, ha poi dichiarato il 3 luglio che l’assistenza militare a Kiev era ancora attiva, pur ammettendo che gli stessi Stati Uniti necessitano di armi. Il 7 luglio, ha annunciato ufficialmente la ripresa delle forniture.
Infine, il 10 luglio, il Segretario di Stato Marco Rubio ha confermato che “gli aiuti all’Ucraina continuano secondo quanto stabilito dal Congresso”, sottolineando che “la stragrande maggioranza degli aiuti militari non è mai stata interrotta”.