
(AGENPARL) – Tue 08 July 2025 [cid:989e1244-ad1b-4b69-b39f-e3c80c70ef1b]
8 luglio 2025
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I nonni contano… ma non migliorano i voti a scuola
Uno studio delle università di Bologna e Vienna rivela: la presenza dei nonni è fondamentale per la gestione quotidiana delle famiglie, ma non incide sul rendimento scolastico dei nipoti
I nonni: una colonna portante del welfare familiare informale, in Italia e in Europa. Si occupano dei nipoti, supportano i genitori, aiutano con il lavoro domestico. Ma il tempo trascorso con loro ha un impatto sui risultati scolastici di bambine, bambini e adolescenti?
Secondo lo studio The effect of grandparental involvement on grandchildren’s school grades: Heterogeneity by the extended family characteristics, la risposta è no: il coinvolgimento dei nonni, pur prezioso nella vita quotidiana, non migliora né peggiora i voti a scuola.
Sono stati esaminati tre aspetti del coinvolgimento dei nonni: la cura diretta (ad esempio il babysitting), la frequenza dei contatti familiari, il sostegno economico offerto ai genitori.
I risultati parlano chiaro: nessuna di queste dimensioni è associata a cambiamenti significativi nei voti scolastici, misurati in matematica e tedesco. Il dato resta invariato anche tenendo conto di differenze socioeconomiche quali il livello di istruzione, l’occupazione e l’origine migratoria delle famiglie.
“Lo studio offre un quadro importante per le definizione di nuove politiche familiari – afferma Francesca Zanasi – Non ridimensiona il ruolo centrale dei nonni nella vita dei nipoti, ma invita a riflettere sul ruolo che famiglia, scuola e politiche pubbliche svolgono nello sviluppo educativo dei minori”.
La ricerca si inserisce in un contesto italiano ed europeo più ampio, segnato da due importanti trasformazioni demografiche e sociali: l’invecchiamento della popolazione e l’aumento della partecipazione femminile al lavoro retribuito.
In questo scenario, il sostegno dei nonni resta essenziale. Tuttavia, per migliorare il rendimento scolastico servono strumenti educativi mirati e un rafforzamento delle politiche pubbliche a sostegno dell’infanzia e della genitorialità.
Insomma, i nonni sono importanti per crescere, ma per migliorare i voti a scuola serve altro.
Ufficio Stampa
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
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