
(AGENPARL) – Tue 08 July 2025 (ACON) Trieste, 8 lug – “Un’opportunit? per riscoprire le
proprie origini, la terra da cui sono partiti i loro avi. Ma
anche un’occasione per conoscere il Friuli Venezia Giulia di
oggi, una regione con una buona qualit? della vita e grandi
possibilit? di crescita”.
Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, ha accolto
con queste parole i discendenti dei corregionali all’estero in
visita al Fvg grazie a un progetto sostenuto dalla Regione
stessa.
Provengono dall’Australia, dal Canada e dall’Argentina i cinque
giovani facenti parte dell’Unione emigrati sloveni che,
accompagnati dalla presidente Graziella Bianco Coren, hanno
incontrato in Sala Gialla il presidente Bordin, il consigliere
Marko Pisani (Ssk) e l’assessore Pierpaolo Roberti.
Per alcuni di loro ? stata un’emozione davvero forte visitare i
luoghi da dove sono partiti nonni e bisnonni: Canebola,
Montefosca, Tribil, Cividale e Trieste. Realt? a volte davvero
lontane dalle citt? in cui oggi vivono.
“Ritorneranno a casa pi? consapevoli delle loro radici e con il
compito – ha sottolineato Bordin – di raccontare ad amici e
conoscenti cos’? oggi il Fvg, la sua storia, la sua cultura, i
valori della sua gente”.
Non solo giovani, ma anche gruppi di famiglie tra i 40
corregionali dell’Ente friulano assistenza sociale culturale
emigrati (Efasce) ricevuti in Sala Tessitori. Ad accoglierli,
oltre al presidente dell’Assemblea legislativa, anche i
consiglieri pordenonesi Lucia Buna (Lega), Markus Maurmair e
Orsola Costanza (FdI).
“Sono partiti da Uruguay, Brasile, Argentina, Canada, Stati Uniti
e Francia – ha spiegato il presidente dell’Efasce Angioletto
Tubaro – e per alcuni ? il primo viaggio in patria”.
Tra loro c’? anche chi ha deciso di non ripartire. Felipe
Cereser, giovane giornalista nato in Brasile, con i nonni
originari di Prata di Pordenone, ? arrivato in Friuli con in
tasca il solo biglietto di andata: ha scelto di stabilirsi nella
Destra Tagliamento.