
(AGENPARL) – Mon 07 July 2025 (ACON) Trieste, 7 lug – L’articolo 4 (Difesa dell’ambiente,
energia e sviluppo sostenibile) del disegno di legge di
Assestamento 2025-27 prevede contributi importanti per il
corrente anno e tre modifiche a leggi regionali. Lo stanziamento
totale verte su circa 66,1 milioni di euro, con poste tabellari
puntuali e strategiche che al momento ammontano a 8,6 mln per la
parte corrente e quasi 50 mln per la parte investimenti. Lo ha
spiegato l’assessore regionale di riferimento, Fabio Scoccimarro,
alla IV Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai
(Lega), che poi ha approvato a maggioranza i settori competenti
di ogni documento finanziario di luglio.
Per quanto riguarda le voci ascritte nei commi dell’articolo, si
parte con 500mila euro al Comune di San Lorenzo Isontino per
rimozione e smaltimento dell’amianto rinvenuto nell’area dell’ex
caserma Colinelli, si passa ai 19.343 euro per le domande di
contributo rimozione e smaltimento dell’asbesto anche da edifici
sedi di imprese cessate presentate nell’anno 2024 ma ancora non
Stella per chiusura e messa in sicurezza del sito della ex
discarica Bragagnon.
Si procede con modifiche alla legge regionale 13/2024 volte ad
ammettere a contributo i singoli interventi di efficientamento
energetico o di risparmio idrico e non le sole fattispecie che
prevedono la realizzazione congiunta dei due interventi; la
modifica del termine previsto dalla Lr 6/1998 per la trasmissione
degli strumenti di programmazione annuale e triennale a cura
dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente; modifiche
alla Lr 11/2015 per richiamare il principio che i lavori di
manutenzione nelle aree ripariali devono rispettare le
disposizioni per la tutela dell’ambiente, della fauna e del
paesaggio.
L’assessore ha quindi detto dei 3 mln per integrare la
graduatoria relativa le domande dei Comuni per la manutenzione
dei corsi d’acqua di pertinenza, dei 5 per rimpinguare il
capitolo degli sconti carburanti (“Le ultime stime saranno fatte
per l’Assestamento d’autunno”, ha anticipato Scoccimarro), dei 20
per la difesa del suolo, di 12,2 che vanno ad aggiungersi al
milione gi? stanziato per la riqualificazione e per i nuovi
centri di raccolta dei 18 Comuni che hanno presentato domanda
alla Regione, dei 5,5 per lavori di dragaggio.
E ancora: 400mila euro servono per completare il primo impianto
regionale di energia rinnovabile a Spilimbergo, “utile alla
conformazione della prima Comunit? energetica regionale (Cer),
che poi entrer? nella Cer madre Io sono Friuli Venezia Giulia
della quale, proprio in questi giorni, si tengono i primi
incontri con i possibili soci fondatori”, ha fatto sapere
Scoccimarro, specificando che sono revisti “altri 6 mln per le
Cer delle imprese a copertura di una trentina di domande di
contributo”.
Non ultimo, ? previsto 1 milione alle associazioni sportive per
l’efficientamento ecologico degli impianti, in concessione o
propri.
Rosaria Capozzi (M5S) ha quindi chiesto delle proroghe delle
concessioni idroelettriche scadute nel 2010 (“La questione pi?
complicata ? sulle opere asciutte e il valore di indennizzo
rispetto a quanto chiede Edison in Val Maduna; sicuramente si
andr? in contenzioso”, ha fatto sapere l’assessore), del perch?
sia stato azzerato il capitolo della protezione dell’ambiente
marino del Nord Adriatico, dei 350mila euro per il Commissario
straordinario delegato per gli interventi per il rischio
idrogeologico e del milione di euro previsto un anno fa affinch?
le imprese si allacciassero alla rete fognaria, il cui bando ?
scaduto il 30 maggio scorso e sarebbe utile sapere se quel
milione ? bastato per coprire le domande o non sarebbe il caso di
intervenire con l’Assestamento per rimpinguare le risorse. Alla
domanda si ? agganciato Andrea Carli (Pd), che ha aggiunto il
dubbio se anche l’intensit? dei contributi sia adeguata o vada
aumentata.
Serena Pellegrino (Avs) ha ricevuto risposte su dove siano
previste le opere di dragaggio, sulle voci principali per la
prevenzione del rischio idrogeologico, sulle centraline a
biomassa, sulle opere idrauliche di competenza regionale. Ma ha
riproposto anche la questione di cosa servano esattamente i
milioni – 26 a oggi in tutto ha detto – per il fiume Isonzo. Non
ultimo, ha presentato una proposta che ha trovato l’interesse del
referente per l’Ambiente: invece di pensare solo alla rimozione
dell’amianto, che poi causa anche problemi di smaltimento in
discarica dato che non hanno capienza infinita, prevedere dei
cappotti di contenimento per tutto il manufatto che sar?
smantellato e conferito in discarica solo quando completamente
dismesso. “Molto interessante – ha replicato l’assessore – ma
bisogna vedere quanto poi gli edifici durano e dove portarli
quando abbattuti”.
Preoccupata se siano o meno sufficienti i 500mila euro per l’ex
caserma Colinelli, Laura Fasiolo (Pd) si ? posta il problema
anche per il sito dell’ex ospedale di Vittorio Veneto, “bomba
ecologica per la quale sarebbe meglio prevedere risorse
aggiuntive”. E ha poi suggerito “per gli interventi nelle zone di
confine, come quelli previsti per l’abbattimento dell’ex ospedale
di Gorizia, un coinvolgimento di qualche realt? transfrontaliera
visto che l’amianto si disperde nell’aria e nelle falde acquifere
senza badare ai confini”.
Manuela Celotti (Pd) ha riportato l’esigenza di alcuni Comuni che
sia creata una linea di finanziamento per opere pubbliche di
messa in sicurezza di aree che solitamente si allagano per cause
diverse dai corsi d’acqua, come ad esempio per grandi
perturbazioni. E ha avuto risposta sui contributi ai privati per
la sostituzione delle stufe: ai 3 mln del 2024 se ne aggiungono
altri 3,5.
Francesco Martines(Pd), sollecitato dalla messa in sicurezza
della discarica Bragagnon, ha chiesto dell’intervento per quella
di Trivignano Udinese che dal 2009 ? in post mortem e nessuno se
n’? occupato”. “Non siamo fermi, ma ? pur vero che i tempi sono
troppo lunghi”, ha ammesso l’assessore.
Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ha chesto
perch? siano stati tolti 110mila euro a Fvgreen, ma soprattutto
si ? preoccupato del fatto che “diverse associazioni del terzo
settore si sono viste escludere la possibilit? di installare
impianti fotovoltaici su edifici in comodato d’uso, sarebbe
importante sapere se c’? la possibilit? di superare l’ostacolo”,
ricevendo risposta affermativa da Scoccimarro.
Infine, Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ?
stata rassicurata sugli stanziamenti per le colonnine di ricarica
dei veicoli elettrici degli enti pubblici che rientrano nel
progetto Noemix.
3 – segue
ACON/RCM-fc
071848 LUG 25