
(AGENPARL) – Fri 04 July 2025 C’è qualcosa di speciale nel clima che accompagna l’arrivo del 4 luglio,
ogni anno, da quando ho memoria. Piacenza si prepara a vivere la sua festa
più sentita, quella che non ha bisogno di troppe presentazioni o annunci
perché affonda le sue radici nella storia, nella fede e nel senso profondo
di comunità. La Festa di Sant’Antonino, patrono della nostra città, non è
solo un appuntamento tradizionale: è il momento in cui ci sentiamo più
piacentini che mai.
Ogni volta, da quando ho l’onore e la responsabilità di servire la mia
città come sindaca, è un’emozione nuova, ma è anche un’occasione per
guardarsi indietro e vedere la strada percorsa. Sono convinta che Piacenza
stia crescendo: nei servizi, nella vivibilità, nella capacità di attirare
eventi di rilievo, nell’orgoglio con cui si racconta all’esterno. E al
tempo stesso, cresce anche nel custodire ciò che la rende unica: il senso
profondo della comunità, che si esprime come non mai in questa giornata.
Anche quest’anno sono numerose le iniziative che arricchiscono l’estate
piacentina – dai grandi eventi di Piacenza Summer Cult con nomi di rilievo
nazionale, ai Venerdì Piacentini, alla Notte Blu, fino ai tanti
appuntamenti sportivi che vedono protagonista il nostro territorio – ma
nulla è paragonabile alla festa del nostro Patrono, nel sentire comune.
Perché è la festa di tutti, radicata nella nostra identità più profonda.
In questo spirito, un ruolo centrale lo ha come sempre il Premio Antonino
d’Oro, promosso dal Capitolo dei Canonici della Basilica di Sant’Antonino e
patrocinato dalla Famiglia Piasinteina. Un riconoscimento prestigioso, che
da quarant’anni esprime la gratitudine della nostra città verso persone o
realtà che hanno saputo distinguersi – anche fuori dal nostro territorio –
nel segno del servizio, dell’impegno, della testimonianza di valori
universali.
Quest’anno il premio viene assegnato alla Congregazione dei Missionari
Vincenziani del Collegio Alberoni, che da oltre due secoli e mezzo
rappresenta un presidio formativo, culturale e spirituale con pochi
paragoni. Il Collegio Alberoni è l’unico seminario vincenziano rimasto in
Italia: da lì sono passati, e continuano a formarsi, seminaristi da tutto
il mondo. È un luogo che educa al pensiero, all’ascolto, alla
responsabilità verso gli altri, secondo il carisma di San Vincenzo de’
Paoli. E tutto questo accade da quasi trecento anni a Piacenza, nella
nostra città.
Ecco perché ci tengo a rivolgere un ringraziamento, a titolo personale e a
nome di tutta la città, alla Congregazione dei Missionari Vincenziani e a
tutte le persone che, nel silenzio quotidiano, continuano a portare avanti
questo patrimonio di umanità e fede. Ed è giusto che Piacenza lo riconosca
e lo celebri pubblicamente.
Buona festa, dunque. A chi la vive come giorno di fede, a chi la aspetta
per incontrare amici tra le bancarelle della fiera, a chi semplicemente si
sente parte di una storia comune. Il 4 luglio è, e sarà sempre, il nostro
giorno.
*Katia Tarasconi*
*Sindaca di Piacenza*
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza