
(AGENPARL) – Fri 04 July 2025 Gentili colleghi e colleghe,
inviamo *le prime foto dell’allestimento di “Marino Marini. In dialogo con
l’uomo”*, grande mostra antologica con oltre 100 opere che inaugura oggi ad
Arezzo (aperta fino al 2 novembre).
L’esposizione, prodotta e organizzata dal *Comune di Arezzo e dalla
Fondazione Guido d’Arezzo* è stata progettata dall’associazione culturale *Le
Nuove Stanze e Magonza*, con la curatela di *Alberto Fiz e Moira Chiavarini*
e il coordinamento scientifico di *Alessandro Sarteanesi.*
Per immagini in alta e ulteriori foto dell’allestimento (disponibili a
breve) non esitate a contattarci.
Grazie per l’attenzione,
[image: SI LOGO NAZIONE – Banner per sito.jpg]
*COMUNICATO STAMPA*
*AREZZO*
*Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea*
*Fortezza Medicea*
*Marino Marini. In dialogo con l’uomo*
*4 luglio – 2 novembre 2025*
*a cura di Alberto Fiz e Moira Chiavarini*
*coordinamento scientifico di Alessandro Sarteanesi*
*Una grande mostra antologica con oltre 100 opere prodotta da Comune di
Arezzo e Fondazione Guido d’Arezzo e progettata dall’associazione culturale
Le Nuove Stanze e Magonza*
*Arezzo, 4 luglio 2025 –** Inaugura oggi, venerdì 4 luglio ad*
*Arezzo,* *Marino
Marini. In dialogo con l’uomo*, l’*antologica con oltre 100 opere* tra
dipinti e sculture a cura di *Alberto Fiz* e *Moira Chiavarini*, con il
coordinamento scientifico di *Alessandro Sarteanesi*. L’esposizione (*aperta
fino al 2 novembre*), prodotta e organizzata dal *Comune di Arezzo* e
dalla *Fondazione
Guido d’Arezzo* è stata progettata dall’associazione culturale *Le Nuove
Stanze e Magonza*. Dopo la significativa personale di Afro Basaldella,
prosegue ad Arezzo l’indagine sul Novecento italiano con un’esauriente
monografica di Marino Marini (1901-1980). L’esposizione prevede *due
percorsi che si integrano tra loro, *il primo alla *Galleria Comunale
d’Arte Moderna e Contemporanea* con una *straordinaria serie di dipinti
insieme a gessi e bronzi*, il secondo alla *Fortezza Medicea* con *grandi
sculture e opere monumentali*. Il progetto, reso possibile dai prestiti
provenienti dalle due istituzioni che rappresentano l’artista, il *Museo
Marino Marini di Firenze e la Fondazione Marino Marini di Pistoia*,
consente una *lettura articolata dell’indagine condotta dal grande artista,
a partire dagli anni Dieci fino ai Sessanta in un percorso che affronta le
tematiche principali della sua intensa ricerca. *Main sponsor* Estra,
*sponsor tecnico
*DUAL** Italia, Insurance Advisor dott. Flavio Buonagurelli broker
assicurativo*. Con il sostegno di *Coingas, Unicoop Firenze, TCA Precious
Metals Refining e Caurum**. *Media partner *La Nazione* (info e ticket su:
fondazioneguidodarezzo.com).
Un aspetto distintivo della mostra alla *Galleria Comunale* è *la stretta
relazione con l’antico*. La Galleria infatti si situa di fianco alla Chiesa
di San Francesco, che custodisce il ciclo di affreschi delle Storie della
Vera Croce di Piero della Francesca, ed è significativo sottolineare i
*rapporti
tra le figure rappresentate da Marino e quelle del grande artista
rinascimentale*. In tal senso, va evidenziata la presenza del dipinto *Le
vergini* del 1916 e la *Zuffa di Cavalieri *del 1927 ca., quest’ultimo
messo a disposizione dalle *Gallerie degli Uffizi di Firenze*, che evocano
le celebri composizioni di Piero della Francesca all’interno dell’attigua
Cappella Bacci. In mostra, poi, vengono *esposte per la prima volta,
accanto ad alcune sculture arcaiche di Marino, le sculture ellenistiche in
terracotta rinvenute durante gli scavi della Catona ad Arezzo* (che
l’artista vide pubblicate nel 1920 sulla rivista “Dedalo”, tra le più
importanti pubblicazioni di critica d’arte dell’epoca, diretta da Ugo
Ojetti) provenienti dal Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate.
Ad Arezzo *il linguaggio di Marino Marini viene approfondito nelle sue fasi
salienti, dall’elaborazione di forme e figure mitiche e armoniose, al
passaggio verso una crescente tensione stilistica e formale*. Il progetto
alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea prevede
*un’organizzazione
tematica, dove pittura e scultura sviluppano una relazione dialettica*.
Come avviene per esempio con l’accostamento tra *Studio per Miracolo*, un
capolavoro plastico del 1953-54 e *Orfeo*, un dipinto del 1956 che sviluppa
una medesima matrice lirica e poetica. Ma la componente bidimensionale e
quella tridimensionale trovano una serie di convergenze nella sala dedicata
ai *Gridi*, così come in quella delle *Pomone*, un soggetto che Marino ha
definito come “la prima vera forma mia. Quei nudi rigogliosi sono nati dal
confronto tra ciò che portavo dentro come un seme della mia naturale
cultura e ciò che ho potuto vedere fuori di casa”. Accanto al *teatro,*
dove spicca *Il giocoliere*, bronzo del 1939, un altro specifico ambito di
ricerca è dedicato al *ritratto*. Marino ne ha realizzati poco meno di 150
e si possono leggere emblematicamente come princìpi intorno ai quali si
sviluppa l’indagine sull’uomo. Tra le opere esposte in mostra spiccano gli
omaggi agli artisti tra cui Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Massimo
Campigli, Germaine Richier, Marc Chagall e Jean Arp, collocati accanto a
quello di Igor Stravinskij, del suo mercante Curt Valentin e di Marina, sua
musa e compagna di vita*. *
“La doppia mostra proposta ad Arezzo”, spiega *Alberto Fiz* “stupisce per
l’attualità di un grande maestro della scultura che sottopone la forma a
continue verifiche compiendo una rivoluzione che si sviluppa attraverso una
precisa consapevolezza della storia e dell’uomo. La sua è la capacità di
cogliere un tempo interiore dove inquietudine e sofferenza non si placano.
I temi a cui Marino Marini si rivolge, tutti presenti nelle due sedi
aretine, appaiono come simboli di una costruzione all’infinito dove ciò che
conta maggiormente è la relazione tra lo spazio interno e lo spazio
esterno, tra l’aspetto fisico e quello psichico”.
Nei suggestivi ambienti della *Fortezza Medicea* lo spettatore può inoltre
ammirare la *produzione monumentale di Marino *dove spiccano le *Pomone*,
le *Danzatrici*, i *Giocolieri* e naturalmente i *Cavalieri* con il grande
*Cavaliere* del 1949-50, un’opera ieratica di intensa potenza espressiva.
Insieme ai Cavalieri, esempi insuperati di un’indagine dove si scontrano
forze opposte, destinate a dare vita a un unico corpo magmatico, la mostra
presenta i *Miracoli* dove l’equilibrio perfetto creato in precedenza
dall’artista si sfalda. In questo caso appare particolarmente emblematico
*Miracolo* un’imponente scultura in bronzo del 1952 dove «l’idea parte fino
a distruggersi» e «la scultura vuole andare in cielo, vuole bucare la
crosta terrestre o vuole addirittura andare nella stratosfera», come scrive
Marino.
La mostra evidenzia dunque la componente generativa di un’indagine che va
all’origine della forma, laddove «nessuna memoria è perduta, ma ogni tempo
è recuperato nell’appello di un sentimento partecipe alla vitalità del
divenire umano», secondo quanto ha affermato Umbro Apollonio. Ma è
probabilmente con la *rottura della geometria e con la creazione di forme
libere e irregolari*, del tutto autonome dal soggetto, che Marino raggiunge
l’apice della sua ricerca, in un percorso capace di incidere profondamente
nel linguaggio contemporaneo.
La mostra è accompagnata da un *catalogo in italiano e inglese edito da*
*Magonza* con saggi dei curatori Alberto Fiz e Moira Chiavarini e dei testi
critici di Luca Pietro Nicoletti e Giovanni Curatola. Le immagini
dell’allestimento sono realizzate da Michele Alberto Sereni.
*Non manca l’attenzione al pubblico più giovane*, con laboratori dedicati
durante tutta la durata dell’iniziativa.
*ORARI*
*Lunedì – mercoledì – giovedì – venerdì: *11 – 19 (chiusura biglietteria
18.30)
*sabato – domenica: *10 – 20 (chiusura 19.30)
*martedì chiuso*
*TICKET*
*Intero *14 €
*Ridotto *10 € (minori di 30 anni; possessori tessera ACI, CartaEffe, Socio
Coop, FAI; possessori biglietti o abbonamenti Stagione di Prosa e Stagione
Concertistica, Casa Museo Ivan Bruschi; insegnanti, clienti Estra)
*Ridotto *5 € (residenti nel Comune di Arezzo*; r*agazzi dai 6 ai 18 anni
compresi)
*Biglietto famiglia *26 € (2 adulti e 2 bambini – da 6 a 18 anni)
*Gratuito *(bambini di età inferiore ai 6 anni, persone con disabilità e
accompagnatori, giornalisti con tessera professionale previo accredito,
guide turistiche con tesserino)
*INFO*
*Fondazione Guido d’Arezzo*
Corso Italia 102 – Arezzo
fondazioneguidodarezzo.com
*Ufficio Stampa Fondazione Guido d’Arezzo*
*CP Plus*