
PORDENONE – «La presentazione del progetto “L’Europa in dialogo a pordenonelegge 2025“, domani mercoledì 2 luglio al Parlamento Europeo a Bruxelles, alla presenza della Presidente Roberta Metsola, ha un valore esclusivamente istituzionale, legato alla caratura internazionale di un festival che da molte edizioni coltiva relazioni con le istituzioni culturali di tanti Paesi europei, e che da sempre ospita le voci di riferimento della letteratura e del pensiero del continente»: lo ha dichiarato nella giornata di oggi, martedì primo luglio, il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti, aggiungendo che «ogni altra interpretazione è destituita di ogni fondamento e saremo felici di incontrare tutte le forze politiche democratiche presenti nel Parlamento Europeo. Esclusivamente istituzionale è stato anche il supporto messo a disposizione dall’ex sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, europarlamentare di riferimento della città, che ha agevolato l’incontro sotto il profilo logistico, sinergia della quale siamo grati. Ovviamente pordenonelegge ha come suo riferimento l’istituzione del Parlamento Europeo e non ha legami con alcun gruppo dell’europarlamento. D’altra parte, basta scorrere l’elenco dei protagonisti del cartellone dei dialoghi europei a pordenonelegge per cogliere il filo rosso ispirato alla massima libertà di pensiero e opinione, e non certo da principi di appartenenza all’uno o all’altro schieramento politico. Pordenonelegge è appunto la Festa del libro e della libertà: valori che ci appartengono e siamo orgogliosi di portare nella sede dell’istituzione continentale più rilevante e prestigiosa, il Parlamento Europeo. Per questo ringraziamo la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola per la sua presenza confermata all’incontro di domani, e ringraziamo l’On. Alessandro Ciriani per aver contribuito, quale europarlamentare espresso dalla città di Pordenone, al buon fine dell’incontro». Fondazione Pordenonelegge.it specifica inoltre che l’apposizione di un logo legato a un gruppo europarlamentare nell’invito era condizione correlata all’utilizzo dello spazio messo a disposizione dal Parlamento Europeo nell’edificio intitolato ad Altiero Spinelli.