
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 COMUNICATO STAMPA
DIRITTO ALL’ABITARE, L’ASSEMBLEA CAPITOLINA APPROVA LA DELIBERA
UNO STRUMENTO CONCRETO RIVOLTO ALLA POPOLAZIONE IN DIFFICOLTÀ ABITATIVA
Roma, 2 luglio 2025 – Approvata in Assemblea capitolina la delibera sul diritto all’abitare. Il provvedimento è rivolto, in particolare, alla fascia della popolazione esclusa dall’accesso al libero mercato della casa con particolare riferimento al segmento “a rischio” o “intermedio”.
La platea dei soggetti in difficoltà abitativa a Roma è ampia ed eterogenea. Da un lato, comprende migliaia di nuclei familiari in attesa di assegnazione dell’alloggio popolare, o che non ha i requisiti per ottenerlo in un orizzonte temporale breve. Dall’altro, ci sono migliaia di nuclei che non hanno i requisiti per accedere all’alloggio popolare, ma si trovano comunque in difficoltà nell’accedere o nel mantenere una casa in affitto sul libero mercato. In questa cosiddetta fascia “intermedia”, a rischio di finire in condizioni di grave emergenza, rientrano in particolare famiglie monoparentali o con un solo reddito, immigrati, anziani soli, giovani coppie, studenti, persone con disabilità, lavoratori fuori sede.
L’Assessorato all’Urbanistica ha commissionato al CRESME uno studio di aggiornamento della domanda abitativa per il prossimo decennio mediante una indagine con cui articolarla e classificarla per dimensioni e caratterizzazioni socio-economiche. Uno strumento che a Roma mancava da più di dieci anni. Dallo studio è emerso che la domanda pregressa nel suo complesso ammonta a 35.370 unità abitative. Per il prossimo decennio, alla luce dell’attuale congiuntura economica e del generale inasprimento del mercato della casa, il fabbisogno abitativo futuro è determinato in 35.920 alloggi. La domanda abitativa al 2032 sarà quindi composta da un fabbisogno complessivo pari a 71.290 alloggi, di una quota di libero mercato quantificabile in 18.900 alloggi.
Sulla base di tale fabbisogno, per la fascia intermedia la delibera assume un obiettivo di 31.815 alloggi, di cui 25.462 derivanti da interventi già programmati, 1.353 derivanti da iniziative di altri enti e 5.000 di nuova programmazione; obiettivo da sottoporre a successive e periodiche verifiche, nel dimensionamento tendenziale e nella composizione sociale, a partire dalla possibilità di trasformare alcune delle iniziative in Edilizia pubblica previo l’individuazione di adeguate risorse. L’obiettivo sarà sottoposto a successive e periodiche verifiche, nel dimensionamento tendenziale e nella composizione sociale.
Per perseguire l’obiettivo di nuova programmazione la delibera indica diverse azioni riferite alla cosiddetta fascia grigia, rinviando alle iniziative poste in essere nel ‘Piano strategico per il diritto all’abitare 2023-2026’.
“Quello alla casa è un diritto fondamentale e con questa delibera interveniamo in modo concreto con misure fattive perché sia garantito il diritto alla casa, per affrontare quello che è a tutti gli effetti è un problema anche sociale, che non possiamo trascurare – parole di Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, che ha aggiunto – il problema della casa riguarda giovani coppie, le fasce più deboli, tante persone che non possono permettersela: è un lavoro che stiamo portando avanti insieme, a partire proprio dalla mappatura di quei fabbisogni, che guarda da qui ai prossimi dieci anni. Le politiche, per essere efficaci, devono essere mirate, solo così possiamo affrontare davvero i problemi senza limitarci all’analisi ma trovando le soluzioni per risolverli: pensare al futuro, facendo nel presente, e così andiamo incontro alle esigenze di migliaia di persone in difficoltà che hanno bisogno di risposte, è il senso stesso della nostra missione pubblica. Un problema che non possiamo far finta di non vedere e che continuerà a restare centrale nell’azione di questa amministrazione”.
“Se prima la sfida della casa, del diritto all’abitare, riguardava soltanto il segmento più debole della popolazione, oggi trovare un alloggio è diventato un problema anche per la classe media: studenti fuori sede, pensionati, giovani famiglie, stranieri, donne con figli… – così Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, che ha aggiunto – anche per loro Roma si è messa con il Sindaco Gualtieri alla testa di una battaglia in sede europea, per ottenere risorse comunitarie, oltre che nazionali, necessarie a costruire nuovi alloggi pubblici. Con questo atto elenchiamo quali iniziative sono partite e partiranno proprio per il segmento intermedio, quello delle famiglie con un reddito fino a 50 mila euro l’anno. Sempre a questa fascia si rivolgeranno prossimi atti a cui stiamo lavorando: il bando per l’Agenzia sociale per l’abitare, il Regolamento sul social housing e il contratto integrativo del canone concordato. Siamo impegnati a testa bassa per garantire a ogni persona un luogo dignitoso dove vivere”.