
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 Sull’Ordinanza Regionale anti caldo. Cavion: “Importante la tutela della salute
dei lavoratori. La frequenza di certi fenomeni va forse normata in modo definitivo
con anche forme di flessibilità, e tutele, per permettere alle aziende di farvi fronte”
Da oggi (3 luglio) e fino al 31 agosto è in vigore l’Ordinanza regionale che disciplina il divieto di attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle ore 12:30 alle ore 16:00. Tra le attività coinvolte, per il momento, quelle del settore agricolo e florovivaistico, dei cantieri edili all’aperto. L’Ordinanza è stata emessa a seguito dell’ondata di calore che sta colpendo anche il territorio vicentino e che, rispetto agli altri anni, è arrivata forte e in anticipo. “La tutela dei lavoratori rimane una priorità per le nostre imprese quindi accogliamo le misure che ne salvaguardano la salute consapevoli della loro importanza soprattutto in situazioni di oggettiva difficoltà – commenta al proposito il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion-. L’Ordinanza Regionale risponde a una situazione che credo sia destinata a diventare la norma più che un’eccezione. Le ondate di calore, siano brevi o prolungate, che arrivino prima o dopo, caratterizzano sempre più anche i nostri climi, situazioni che forse andrebbero normate definitivamente”. Suggerisce Cavion: “Si potrebbe già inserire nei contratti di lavoro la possibilità di ‘sospensione’ dell’attività in caso di alte temperature con riorganizzazione del lavoro e/o recupero delle ore lavoro in altri momenti della giornata. Va poi considerato che ci sono anche settori, anche non operanti all’aperto per i quali, per il tipo di lavorazione svolta, mantenere i locali freschi e areati è difficile.
Tra i comparti maggiormente interessanti dall’Ordinanza quello dell’edilizia. “Per il nostro settore, sia perché ci sono oggettive situazioni di rischio, che per la cronica mancanza di maestranze, la tutela dei lavoratori è determinante – aggiunge Giovanni Lovato presidente del Mestiere Edili di Confartigianato Vicenza-. Situazioni come quelle di questi giorni, che diventano sempre più frequenti, andrebbero normate permettendo alle imprese di operare con adeguata flessibilità. Per esempio, inserire la dicitura di ritardi dovuti a ‘cause di forza maggiore’ nei contratti di incarico evitando situazioni spiacevoli con la committenza, nel frattempo di tratta di capire come gestire quelli già in essere e per i quali potrebbe esserci qualche difficoltà nel rispettare i termini. Inoltre, stabilire come ‘conteggiare’ le ore di lavoro che vengono effettuate in orari non canonici. In una situazione che, anche dal punto di vista climatico, richiede ritmi di lavoro diversi va adeguata anche la normativa nel suo complesso. Ricordo comunque che qualora l’impresa debba fermare l’attività dei dipendenti per le elevate temperature – anche a fronte dell’ordinanza regionale – può richiedere la cassa integrazione”.
Comunicato 94 – 03 luglio 2024