
(AGENPARL) – Tue 01 July 2025 CITTÀ DI SAN GIOVANNI VALDARNO
Provincia di Arezzo
Tim Burton protagonista della rassegna La nostra memoria inquieta
In piazza Cesare Battisti tornano le proiezioni in pellicola Super 8, 16 e 35 mm,
quest’anno dedicate al regista visionario e inconfondibile Tim Burton. Serata di
apertura lunedì 7 luglio con il film Beetlejuice Beetlejuice (2024)
Anche nell’estate 2025 torna a San Giovanni Valdarno “La Nostra Memoria Inquieta”, l’originale
rassegna cinematografica giunta alla sua undicesima edizione, che continua a far vivere il fascino
del cinema in pellicola. L’iniziativa, ideata e curata da Alberto Vangelisti con la collaborazione di
Alessandro Elmetti, è promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno e dal Festival
Orientoccidente, in sinergia con Proloco, Cineclub Sangiovannese, Valdarno Cinema Film Festival e
– novità di quest’anno – con l’importante contributo del Sellier Film Festival e del Museo
Nazionale del Cinema di Torino.
Le proiezioni, tutte in Super 8, 16mm e 35mm, si terranno ogni settimana, a partire dal 7 luglio fino
al 4 agosto, nella suggestiva cornice di piazza Cesare Battisti. Ogni appuntamento, con inizio alle
ore 21.15 e a ingresso libero, trasformerà le antiche mura della città in un’autentica sala
cinematografica sotto le stelle.
Protagonista di questa edizione è Tim Burton, regista visionario e inconfondibile, capace di
mescolare gotico, grottesco e ironia con uno stile visivo unico, amatissimo dal pubblico di ogni età.
“In un’epoca sempre più digitale noi, attraverso la rassegna La nostra memoria inquieta,
continuiamo a proporre film rigorosamente in pellicola, con quel gusto un po’ retrò ma classico
che solo la pellicola può avere. L’11esima edizione – dichiara l’assessore alla cultura del comune di
San Giovanni Valdarno Fabio Franchi – si svolgerà, come sempre, in piazza Cesare Battisti e
quest’anno sarà dedicata a Tim Burton, regista visionario i cui film spesso presentano toni
fiabeschi, gotici e anche grotteschi, ma che riesce comunque a trattare temi di forte attualità come
la solitudine, l’emarginazione e la marginalità sociale. Nei film scelti per questa rassegna tutti
questi temi sono ben evidenti. Devo inoltre ringraziare i cinecollezionisti che ci procurano queste
pellicole, tra cui due veri gioiellini: due delle proiezioni saranno infatti precedute da cortometraggi
ad esse collegati, Vincent, un corto bellissimo, e Frankenweenie. Basta pensare che Tim Burton è
uno dei registi più prolifici e di maggior successo al mondo, e tra i più giovani, anzi, il più giovane in
assoluto a ricevere il Leone d’Oro alla carriera a Venezia. La rassegna si concluderà poi all’inizio di
agosto con La sposa cadavere, il film con cui Tim Burton è stato candidato all’Oscar come miglior
film di animazione”.
“Prosegue la nostra rassegna – sottolinea Alberto Vangelisti – con la peculiarità di sempre, cioè
quella di proporre film in vera pellicola cinematografica. Quest’anno, però, ci sono delle novità: da
qualche tempo ci eravamo resi conto che reperire le pellicole era diventato sempre più difficile,
quindi ci avvaliamo della collaborazione di importanti istituzioni e cineteche, come la Cineteca di
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Bologna, la Cineteca Nazionale, e, per la prima volta, abbiamo contattato un altro ente
importantissimo, il Museo del Cinema di Torino. Quest’ultimo ci fornisce due titoli di Tim Burton, a
cui quest’anno la rassegna è dedicata, precisamente ‘Edward mani di forbice’ e ‘Mars Attacks’. È
stata un’esperienza davvero piacevole, perché, contattando il Museo del Cinema di Torino,
abbiamo scoperto che anche loro organizzano una mostra proprio su Tim Burton, quindi si è
instaurato un rapporto di collaborazione ancora più intenso. Inoltre, siamo in contatto con un altro
festival con cui ci siamo gemellati: una rassegna spagnola, Sellier Film Festival, che condivide la
nostra stessa peculiarità, cioè quella di proporre film in pellicola. Siamo rimasti l’unica rassegna in
Italia a proporre tutti i titoli integralmente in pellicola, senza digitale, per una visione più
autentica”.
Il programma si apre lunedì 7 luglio con “Beetlejuice Beetlejuice” (2024), atteso sequel del cult
originale del 1988. Michael Keaton torna nei panni dello stravagante bio-esorcista accompagnato
da Winona Ryder, in un viaggio che rinnova la poetica burtoniana tra i vivi e i morti, l’umorismo
macabro e l’invenzione visiva.
Lunedì 14 luglio è la volta del cortometraggio “Vincent” (1982), piccolo gioiello in stop motion che
rende omaggio a Vincent Price e al mondo di Edgar Allan Poe, seguito da “Edward Mani di Forbice”
(1990), toccante favola moderna interpretata da Johnny Depp e Winona Ryder. In questo film, tra i
più amati di Burton, si fondono dolcezza e malinconia, in un racconto sull’emarginazione e
l’accettazione.
Il terzo appuntamento, lunedì 21 luglio, propone “Ed Wood” (1994), biopic anticonvenzionale
dedicato al regista più bizzarro della storia del cinema. Con una straordinaria interpretazione di
Martin Landau nei panni di Bela Lugosi, il film celebra l’amore per il cinema anche quando privo di
mezzi e successo, attraverso lo sguardo tenero e ironico di Burton.
Martedì 29 luglio spazio alla fantascienza con “Mars Attacks!” (1996), irriverente parodia dei B-
movie anni ’50, popolata da un cast stellare – da Jack Nicholson a Glenn Close – e da alieni
devastatori armati di ironia e raggi distruttori. Un omaggio caustico alla cultura pop americana.
La rassegna si chiude lunedì 4 agosto con una doppia proiezione dedicata all’animazione in bianco
e nero e stop motion: “Frankenweenie” (1984), cortometraggio che anticipa molti temi cari al
regista, e “La sposa cadavere” (2005), delicata e gotica fiaba d’amore oltre la morte, ispirata al
folklore ebraico e sostenuta da una colonna sonora firmata da Danny Elfman.
“Come ogni anno – conclude Giampiero Bigazzi di Materiali sonori e Festival Orientoccidente – si
creerà quell’atmosfera da cineclub, da cinemino periferico, con un atteggiamento molto
particolare e interattivo anche nei confronti del pubblico. La caratteristica principale è che, in un
mondo sempre più digitale, anzi non solo digitale, ma che vive di cose immateriali “nelle nuvole”,
noi proponiamo una rassegna di cinema in vera pellicola. È quindi una riscoperta di un mezzo
artistico apparentemente vecchio, ma in realtà sempre molto interessante, perché c’è una
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differenza netta fra la pellicola che gira e il digitale che invece resta fermo, immobile.
L’inquietudine della nostra Memoria Inquieta è proprio questa: il desiderio di tornare alla
pellicola”.
“La Nostra Memoria Inquieta” si conferma come un evento di rilievo per gli amanti del cinema
autentico. Una rassegna che non si limita a proiettare film, ma restituisce al pubblico l’esperienza
originaria della sala, arricchita dalla scelta di opere che hanno segnato l’immaginario collettivo.