
(AGENPARL) – Tue 01 July 2025 Link interviste e coperture> https://we.tl/t-NN3euOLQbb
Governance della sanità: l’evento con i protagonisti del mondo sanitario ligure al Palazzo Ducale di Genova
Quali le principali sfide del Sistema sanitario contemporaneo, dalla governance aziendale alla valutazione delle tecnologie sanitarie, dall’integrazione ospedale-territorio alla telemedicina e al CRM, passando per l’adozione di approcci lean e percorsi di cura innovativi. Se ne discute oggi all’evento “Shaping the Future: Direzioni strategiche a confronto su innovazione, pianificazione e sostenibilità in sanità”, in corso nella sala Piccardo di Anci Liguria, al Palazzo Ducale di Genova.
Il convegno, organizzato da Federsanità Anci Liguria con Piemonte-Valle d’Aosta e Anci Lombardia Salute, mette al centro del dibattito l’importanza della definizione di politiche di innovazione clinica e organizzativa oltre che della valutazione delle tecnologie sanitarie. In un contesto in cui le risorse a disposizione sono limitate e la domanda di cure è in costante crescita, l’adozione di metodologie strutturate – come l’Health Technology Assessment (HTA) – permette di valutare con precisione l’efficacia, la sicurezza e l’impatto economico, sociale e ambientale delle tecnologie emergenti. Ciò consente di compiere scelte strategiche sostenibili, volte a garantire sia la qualità delle cure sia la tenuta finanziaria delle organizzazioni sanitarie. In questo contesto, la capacità di delineare una visione chiara e di tradurla in obiettivi e strategie concrete diventa imprescindibile. Tale competenza richiede un’analisi approfondita dell’ambiente interno ed esterno, l’identificazione di rischi e opportunità e un’elevata capacità di adattamento.
“Quello di oggi è il primo convegno che viene organizzato dalle tre Federsanità Anci della Liguria, Lombardia e Piemonte insieme, e affronta un tema, estremamente importante, ovvero la governance della nostra sanità, all’interno di una situazione oggettiva di difficoltà, sia dal punto di vista delle risorse economiche che delle risorse umane – afferma il Presidente di Federsanità Anci Liguria Luigi Carlo Bottaro, Direttore generale di Asl3 – non è un mistero, infatti, che per alcune specialistiche, come l’oculistica, la dermatologia, l’ortopedia, ormai è difficile trovare medici che possano ricoprire questi ruoli nel pubblico, tendendo sempre più ad essere utilizzate nel privato”.
“Allora noi abbiamo il dovere di trovare delle risposte da poter dare al cittadino, per far sì che venga rispettato il principio fondamentale della Costituzione di assicurare la salute a tutti i cittadini italiani – prosegue Bottaro – In una situazione di carenza diventa sempre più difficile assicurare quello che veniva assicurato prima, quindi bisogna svecchiare un’organizzazione che va avanti dal ’92, dalla 502 cosiddetta Riforma Bindi, sino ad oggi, cambiata pochissimo. Come sistema Liguria abbiamo cominciato a riorganizzarci: nelle aree interne, ad esempio, che soffrono in maniera cronica della carenza di medici di medicina generale, abbiamo sperimentato un modello di assistenza socio-sanitaria integrata con particolare attenzione alle esigenze delle comunità locali e alla distanza dai centri principali, ma penso anche all’introduzione di un dipartimento nuovo in Asl3, per la promozione dei corretti stili di vita. Parliamo di azioni di riorganizzazione, all’interno delle aziende stesse, non prevedendo più una organizzazione basata sul dato amministrativo, ma su quello gestionale: in buona sostanza – continua Bottaro – il Direttore generale deve capire quali sono le esigenze del territorio in termini di patologie, di malattie, di diffusione della malattia stessa e di orientamento di quest’ultima sul territorio, elaborarla all’interno dei propri servizi con i dati, i costi, le risorse a disposizione, e progettare un nuovo servizio per far sì che i cittadini possano continuare ad usufruire di questo bene prezioso che è il servizio sanitario nazionale”.
“Dopo il Covid è stato rivisto l’assetto organizzativo, prima prettamente ospedale-centrico, per spostare i bisogni socio-sanitari, di assistenza e di cura dall’ospedale al territorio, tenendo conto della prossimità – sottolinea l’Assessore alla Sanità della Regione Liguria Massimo Nicolò – In Liguria stiamo portando avanti il progetto delle case di comunità, degli ospedali di comunità, le centrali operative territoriali, e i lavori procedono positivamente poiché stiamo inaugurando le case di comunità in modo costante ed entro marzo 2026 sia le case che gli ospedali saranno pronti e operativi. Vi lavoreranno medici specialisti ambulatoriali, infermieri di famiglia e comunità, medici di medicina generale con i pediatri di libera scelta, e la buona notizia è che qualche giorno fa 20 medici di medicina generale hanno firmato il contratto per il nuovo ruolo unico di assistenza primaria, che prevede di dedicare un certo numero di ore proprio alle case di comunità, attuando il reale obiettivo di queste, ovvero consentire ai cittadini ad accesso diretto di rivolgersi al medico di medicina generale per problematiche di bassa complessità” – conclude Nicolò.
Ufficio Stampa Anci Liguria
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16123 Genova