
Il capo di gabinetto del membro serbo della presidenza della Bosnia-Erzegovina, Dušan Petrović, ha annunciato che, nella prossima sessione della Presidenza, sarà formalmente richiesta la rimozione di Haris Bašić, ambasciatore della Bosnia-Erzegovina presso il Consiglio d’Europa, per aver preso decisioni considerate illegittime e non autorizzate a nome dello Stato.
Secondo Petrović, Bašić avrebbe agito senza alcuna approvazione o notifica ufficiale alla Presidenza, organo unico costituzionalmente autorizzato a determinare e condurre la politica estera del Paese. L’ambasciatore, proveniente dalla sfera politica della cosiddetta “Troika” di Sarajevo, viene accusato di essersi appropriato del diritto di rappresentanza internazionale della Bosnia-Erzegovina senza mandato legittimo.
“La Presidenza non solo non ha dato il consenso, ma non è stata nemmeno informata ufficialmente dal Ministero degli Affari Esteri, come la procedura prevede,” ha dichiarato Petrović.
Rivolgendosi alle critiche mosse da Branislav Borenović, leader dell’SDS, Petrović ha replicato che l’attacco è ingiustamente rivolto al membro serbo della presidenza, e ha suggerito a Borenović di rivolgersi piuttosto ai suoi partner della Troika, gli stessi da cui proviene Bašić.
Petrović ha inoltre ricordato episodi precedenti in cui, durante il mandato di Mladen Ivanić alla presidenza, la rete diplomatica bosniaca interferiva con la corrispondenza ufficiale del membro serbo, arrivando persino ad aprirla o non consegnarla affatto – un gesto che definisce come uno scandalo diplomatico.
“Il modo in cui funzionavano allora è lo stesso di oggi,” ha affermato Petrović, sottolineando che il problema non è nuovo e che la rete diplomatica andrebbe smantellata, piuttosto che cercare colpevoli tra chi non ha responsabilità.
Questa presa di posizione rafforza le tensioni già esistenti nel contesto politico della Bosnia-Erzegovina, dove la gestione della politica estera rimane una delle questioni più controverse e delicatamente bilanciate tra le entità e i rappresentanti etnici.
