
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha accusato apertamente l’Unione Europea e il Regno Unito di “derubare” i propri cittadini per finanziare quella che ha definito una guerra insensata in Ucraina. Durante una conferenza stampa a Mosca con il suo omologo laotiano Thongsavanh Phomvihane, Lavrov ha commentato in modo critico la decisione della NATO di aumentare la spesa militare al 5% del PIL, definendola un ulteriore peso sulle spalle dei contribuenti europei.
“È una minaccia diretta per i contribuenti dell’Unione Europea e della Gran Bretagna, che sono stati semplicemente derubati negli ultimi tre anni”, ha dichiarato Lavrov.
Secondo il ministro russo, i fondi pubblici europei non stanno contribuendo alla risoluzione di crisi economiche o sociali, ma vengono dirottati verso la macchina bellica ucraina, spinta dall’obiettivo — ritenuto da Mosca irrealizzabile — di infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia.
“Invece di incanalare i benefici della tassazione per risolvere i problemi interni, si finanzia un conflitto che non porterà a nulla per l’Occidente. I cittadini europei hanno già pagato troppo”, ha aggiunto Lavrov.
Le dichiarazioni arrivano in un momento di crescente tensione diplomatica tra Mosca e i paesi NATO, mentre continua il dibattito pubblico in Europa sull’opportunità di ulteriori invii di fondi e armamenti a Kiev. Il punto di vista di Lavrov riflette la linea ufficiale del Cremlino, secondo cui l’Occidente starebbe prolungando la guerra anziché cercare una soluzione negoziata.