
(AGENPARL) – Wed 25 June 2025 (ACON) Trieste, 25 giu – Porre la questione di fiducia in
Consiglio regionale all’operato del presidente Fedriga e della
sua Giunta con una mozione promossa dalla stessa Maggioranza
denota la fragilit? della stessa compagine governativa. Tutto ci?
? ancora pi? grave in un sistema maggioritario, dove chi vince
ottiene una stabilit? politica molto forte e acquisisce poteri
molto importanti. E se in un contesto del genere la mancanza di
coesione e le problematiche all’interno della Maggioranza sono
deflagrate in modo cos? netto, la questione non pu? essere
derubricata a semplice dialettica, ma valutata per la sua
complessit? e gravit?.”
Cos?, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra a margine della discussione della
mozione numero 158 inerente l’aggiornamento del programma di
governo.
“C’? stata la necessit? di mettere in campo un iter istituzionale
per un confronto e una valutazione di opportunit?, promuovendo un
percorso che ha definito, come soluzione finale, la figura del
presidente non pi? come capo di una coalizione di governo, ma
come garante di una Maggioranza litigiosa e divisiva. Dopo mesi
di discussioni – evidenzia l’esponente di Opposizione -,
sondaggi, comunicati al vetriolo che descrivono una crisi tutta
interna alla Maggioranza abbiamo ricevuto, poche ore prima della
discussione, un documento ‘minimal’ che lascia in sospeso un
percorso governativo che rischia di deflagrare alla prima
contrapposizione fra le parti”.
“I problemi – incalza la consigliere regionale – che solo qualche
settimana fa sembravano insuperabili, oggi, vengono derubricati a
semplice dialettica politica. Tuttavia, ci sono alcuni passaggi
che preoccupano non poco: la ricerca disperata di un appiglio per
fare una forzatura costituzionale per ottenere il terzo mandato
che, sebbene lo neghi, ? tanto desiderato dal presidente della
nostra Regione e che si fa portatore anche degli altri presidenti
regionali; il dichiarare che, se la sanit? ? allo sbando ? perch?
? stata ereditata, come se non fosse possibile modificarla dopo
sette anni di governo senza soluzione di continuit?, ovvero con
lo stesso assessore; il mascherare come opere indispensabili
quelle mega infrastrutture che vengono spacciate per
installazioni necessarie a mitigare i rischi ambientali, ovvero
superare quei fastidiosi orpelli dettati dalle tutele
paesaggistiche che, vorrei sommessamente ricordare, sono posti
addirittura tra i principi costituzionali”.
“Nessuna parola sulla doppia preferenza di genere – rimarda
ancora Pellegrino -, nessuna per la mitigazione del clima,
nessuna parola per le lavoratrici e lavoratori che fanno fatica
ad arrivare a fine mese, nulla sulle difficolt? di una sanit? che
era stata presa ad esempio da esponenti nazionali di governo per
criticare l’operato della Giunta. Abbiamo, invece, assistito a
una difesa dello stesso Fedriga al suo operato, visto che oltre
il 93% dell’attivit? legislativa ? propria della sua Giunta,
lasciando al Consiglio solamente le briciole. Non ? stato detto
nulla del pasticciaccio che aveva portato alla restituzione delle
deleghe da parte di ben sette assessori”.
“Il dibattito in corso – conclude Pellegrino – ha visto la
Maggioranza difendere oggi, a spada tratta, l’operato della
Giunta, come se la mozione fosse di censura e presentata dalla
minoranza e non da chi governa la Regione da oltre sette anni”.
ACON/COM/sm
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