
(AGENPARL) – Fri 20 June 2025 Cia in mobilitazione permanente a difesa della Pac
“L’agricoltura è sotto attacco. Cia-Agricoltori non intende accettare i
rischi legati alla proposta di un Fondo unico che riduce le risorse e
cancella le specificità agricole. L’Europa è nata nei campi e la Politica
agricola comune è il suo cuore verde. Colpire la Pac vuol dire, dunque,
mettere a repentaglio l’Europa”. Sono queste le parole d’ordine della
campagna di mobilitazione permanente – che informa la direttrice
Cia-Agricoltori Potenza Giovanna Perruolo – è stata proclamata anche in
Basilicata. Le conseguenze sono pesanti su ogni azienda agricola lucana che
– ricorda Perruolo – in media ha ricevuto 3.770 euro di contributi Pac. Cia
ha deciso una ferma mobilitazione per dire no all’accorpamento dei fondi
per l’agricoltura e la pesca in un fondo unico europeo e a sostegno di un
budget più coerente e dedicato che assicuri l’efficacia e la flessibilità
delle politiche Ue. Perché la Pac resti “strumento essenziale dell’Europa,
assicuri competitività alle imprese agricole, preservi il mercato unico Ue,
garantisca la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale,
proteggendo le aree rurali e più fragili, sostenendo realmente il reddito
degli agricoltori”. Non possiamo permettere – prosegue Perruolo – che la
Pac sia indebolita da decisioni che non tengono conto delle esigenze degli
agricoltori e delle loro famiglie. La Pac è uno strumento fondamentale per
garantire la sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale. La proposta,
infatti, di accorpare i fondi della Pac in un Fondo unico è inaccettabile.
Questo porterebbe a una perdita di autonomia per gli agricoltori europei e
ad una riduzione della loro capacità di competere sul mercato globale. Gli
agricoltori lucani sono preoccupati per il futuro della Pac e per la loro
stessa sopravvivenza. Hanno bisogno di certezze e di un quadro politico
stabile per poter pianificare le loro attività e investire nel futuro. La
CIA è al loro fianco e continuerà a lottare per i loro diritti. Questo è
solo l’inizio. Continueremo a mobilitare gli agricoltori per difendere la
Pac ed i loro interessi. Non ci fermeremo fino a quando non saranno
garantite le condizioni per una Pac forte ed indipendente che possa
salvare l’Europa e la sua Agricoltura”.