
(AGENPARL) – Thu 19 June 2025 UN MUSEO DI RICORDI E DI MEMORIA
“I ricordi e la memoria”, così recita il cartello sulla porta di ingresso e così Don Rayna ha voluto intitolare il museo della Chiesa di San Filippo. Quel “bel San Filippo” di cui il canonico si è sempre preso cura e che è una presenza quotidiana nella vita dei Saviglianesi. Basta fare una passeggiata in via Tapparelli per osservare le bici e qualche deambulatore sempre presenti all’ingresso della chiesa, il tutto appoggiato contro il muro, giusto il tempo di una preghiera, perché il portone è sempre aperto per tutti.
Ora al primo piano Don Rayna ha voluto che fossero collocati, in bell’ordine e visibili, materiali provenienti dal deposito della chiesa. Traspare subito la dedizione dei suoi collaboratori, che hanno lavorato al restauro dei manufatti e all’allestimento del percorso museale.
Entrando il visitatore è accolto da una grande icona che campeggia al fondo della sala dietro un piccolo altare dove sono esposte le opere di poesia di Don Rayna, quelle preziose raccolte di pensieri delicati che l’autore consiglia di leggere di sera, alla fine della giornata, come momento di ripiegamento interiore. L’icona è raccontata o per meglio dire svelata nei suoi significati simbolici e teologici in un dettagliato pannello esplicativo. Il restante materiale è esposto sui due lati: si susseguono reliquiari dorati e argentati, finemente intagliati in legno, risalenti ai secoli XVII-XVIII, paramenti sacri e stendardi processionali, a raccontare secoli di devozione, in particolare per la Vergine del Rosario, incoronata per tre volte Regina di Savigliano, nel 1653, nel 1903 e nel 1953.
L’attenzione è poi catturata dal materiale archivistico e librario: un antico messale aperto su una splendida tavola raffigurante una Crocifissione di Guido Reni, le fotografie dei sepolcreti della chiesa e di alcuni benefattori, una bolla pontificia con sigillo pendente e una lettera autografa del beato Sebastiano Valfrè della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Torino.
La solenne riapertura della Chiesa di San Filippo nel 1901 è documentata dalla presenza del manifesto originale relativo alle funzioni solenni che si tennero all’epoca, un registro contiene invece il manoscritto originale della storia della Madonna Santissima del Rosario in Savigliano dello storico Casimiro Turletti, di cui sarà immediato per i frequentatori degli archivi saviglianesi riconoscere la bella calligrafia.
Un museo visitabile ai fedeli su richiesta, perché, come ricordato dal canonico Don Rayna nel saggio Il bel San Filippo, fra il messaggio della salvezza e la cultura esistono molteplici rapporti e fra le finalità di quest’ultima c’è anche il bene della comunità.
Silvia Olivero
Responsabile Archivio Storico e Museo Civico Savigliano