
(AGENPARL) – Tue 17 June 2025 Il settore automotive-motoristica in Emilia-Romagna
Il settore manifatturiero della filiera automotive emiliano-romagnola, nel 2024, evidenzia una
dinamica positiva, in controtendenza rispetto al medesimo settore a livello nazionale, sia per il
numero di addetti occupati (terza regione italiana per consistenza) sia per valore di export
(seconda regione italiana).
Unità locali e addetti
Sulla base dei dati di Infocamere, aggiornati al primo trimestre 2025, in Emilia-Romagna sono
1.186 le unità locali attive del componente manifatturiera dell’automotive-motoristica,
corrispondenti al 9,5% del totale italiano. Di queste, 699 fanno riferimento al comparto degli
autoveicoli, mentre 487 a quello degli altri mezzi di trasporto (che includono anche navi,
imbarcazioni, moto e biciclette).
Queste unità locali occupano 26.600 addetti (10,3% del totale italiano), di cui 19.600 nel
comparto degli autoveicoli e 7 mila in quello degli altri mezzi di trasporto.
In termini di addetti, per quanto riguarda la componente manifatturiera della filiera
dell’automotive, l’Emilia-Romagna si posiziona al terzo posto tra le regioni italiane, dopo
Piemonte (51,1 mila addetti, pari al 19,8% del totale italiano) e Lombardia (39,1 mila addetti, pari
al 15,1%). Un valore simile a quello dell’Emilia-Romagna si osserva per la Campania (26,1 mila
addetti, pari al 10,1%), dove però è il comparto degli altri mezzi di trasporto ad occupare il numero
maggiore di lavoratori.
Se si considera anche la componente terziaria della filiera, le unità locali attive in Emilia-Romagna
salgono a 15.300 e i relativi addetti a 65.500. Il solo comparto commerciale si compone di 14.100
unità locali (7% del totale italiano) e 38.900 addetti (9,0%). Al suo interno, si caratterizzano per
una maggiore consistenza di addetti, la Manutenzione e riparazione di autoveicoli (22.900
addetti), seguita dal Commercio di autoveicoli (10.200 addetti).
Rispetto al primo trimestre del 2024, in Emilia-Romagna si rileva una leggera crescita delle unità
locali dell’intera filiera (+0,9%) e più intensa degli addetti (+2,7%). Per quanto riguarda la
componente manifatturiera, a fronte di una sostanziale stabilità del numero di unità locali attive,
gli addetti risultano in aumento del 3,0% (in particolare per gli altri mezzi di trasporto).
Commercio di beni con l’estero
Nel 2024 le imprese regionali del settore dell’automotive hanno esportato all’estero prodotti per
un valore di circa 12,3 miliardi di euro, corrispondenti a quasi il 21% delle esportazioni italiane del
settore. Questo dato posiziona l’Emilia-Romagna al secondo posto tra le regioni italiane per
valore di export.
In Emilia-Romagna, la quota preponderante di export di prodotti dell’automotive riguarda il
comparto degli autoveicoli. Su 12,3 miliardi di esportazioni, 10,5 miliardi di euro si riferisce al
comparto degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e 1,7 miliardi di euro a quello degli altri mezzi
di trasporto.
I Paesi extra Ue rappresentano il principale mercato di destinazione delle esportazioni regionali
del settore nel 2024 (8,1 miliardi di euro). Segue il mercato europeo, pari a quasi 5,1 miliardi di
euro. Prendendo in considerazione i singoli Paesi, tra i primi 10 partner commerciali in termini di
valore di export, gli Stati Uniti (26,6% dell’export regionale del settore) e la Germania (11%). Tra
questi due mercati, solo quello americano risulta in crescita rispetto al 2023 (+12,2%). Negativa,
invece, la dinamica verso il mercato tedesco (-2,7%). Tra gli altri principali partner si rileva una
forte crescita delle esportazioni verso la Francia.
Considerando il flusso di importazioni (pari 5 miliardi di euro, pari all’8,7% del totale italiano), il
saldo commerciale del settore in Emilia-Romagna è fortemente positivo (7,2 miliardi di euro).
In termini dinamici, il flusso di esportazioni e importazioni in Emilia-Romagna risulta in aumento
rispetto al 2023 (+4,7%). La dinamica regionale dell’export risulta migliore sia alla media nazionale
(-12,3%) sia rispetto alle principali regioni esportatrici (-21,3% in Piemonte; +0,4% in Lombardia).
Lavoro dipendente
Nel corso del 2024 le imprese afferenti alla filiera dell’automotive, sia per la componente
manifatturiera sia per quelle commerciale, hanno contribuito all’attivazione di circa 15,5 mila
nuovi contratti di lavoro dipendente. Di queste 6,1 mila circa fanno riferimento alle unità
produttive con sede in regione attive nella fabbricazione di mezzi di trasporto, le altre 9,4 mila
invece si riferiscono al commercio all’ingrosso e al dettaglio e alla riparazione di autoveicoli e
motocicli.
Rispetto al 2023, tra le imprese della fabbricazione mezzi di trasporto, è cresciuto il flusso delle
attivazioni (+2,3%) e si è ridotto quello delle cessazioni (-3,4%). Queste dinamiche hanno
determinato nel 2024 un saldo annuale (pari, come si è già detto, a 1.163 unità) più consistente di
quello rilevato nel 2023 (853 unità). Per quanto riguarda il commercio di mezzi di trasporto, alla
leggera crescita delle attivazioni (+0,8%) si è affiancato un aumento più intenso delle cessazioni
(+7,1%), determinando un rallentamento della crescita delle posizioni dipendenti tra il 2023
(+1.497 unità) e il 2024 (+1.013 unità).
Osservando i dati sui datori di lavoro, nel 2024 le imprese manifatturiere dell’Automotive che
hanno attivato almeno un contratto di lavoro dipendente nel corso dell’anno sono state 249.