
Il partito SNSD ha dichiarato oggi che la Repubblica Srpska è pienamente consapevole dei contenuti e delle implicazioni delle trattative avvenute tra la cosiddetta “troika” di Banja Luka e quella di Sarajevo, evidenziando i compromessi e i ricatti politici che, secondo il partito, sarebbero stati accettati in cambio di incarichi istituzionali.
– Sappiamo bene quali offerte sono state messe sul tavolo e quale tipo di pressione sia stata esercitata. Sappiamo anche che non si può parlare seriamente di integrazione europea con la Gran Bretagna, che non fa più parte dell’UE – afferma la nota ufficiale del SNSD, riferendosi all’incontro tra i rappresentanti dell’opposizione e il Ministro degli Esteri britannico, il cui governo ha recentemente ipotizzato l’invio di migranti in Bosnia-Erzegovina.
Il SNSD ha rivendicato l’affidabilità delle proprie fonti istituzionali e ha ribadito di contare su “persone che non tradiranno la Repubblica Srpska né per posizioni, né per favori occidentali, né per un applauso da Londra”.
– Noi non abbiamo una responsabilità limitata al commercio politico, ma una responsabilità illimitata per la sopravvivenza della Repubblica Srpska. Non mentiamo. Difendiamo la Repubblica Srpska – prosegue la nota.
Il partito ha criticato la sincronia sospetta con cui, nello stesso giorno, Marinko Božović (SDS), il PDP e il sindaco di Banja Luka, Draško Stanivuković, hanno tenuto dichiarazioni simili, ipotizzando un coordinamento dettato dall’esterno.
– Chi reagisce così velocemente, spesso lo fa perché è stato colpito nel segno – sostiene l’SNSD.
Infine, il partito ha rivolto un appello alla “troika” di Banja Luka affinché si assumano le proprie responsabilità davanti al popolo e votino in modo da evitare che migliaia di migranti, respinti da altri Paesi per motivi di sicurezza, possano stabilirsi vicino a scuole, chiese e case della Repubblica Srpska.
– Meglio perdere il potere che essere ricordati per aver permesso questo – conclude la nota del SNSD.