
Vienna – L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato oggi, attraverso un comunicato diffuso sulla piattaforma AX, che non è stato rilevato alcun aumento dei livelli di radiazioni all’esterno dell’impianto di conversione dell’uranio situato a Isfahan, in Iran.
La dichiarazione arriva dopo che l’impianto è stato bombardato ripetutamente nella notte dalle forze israeliane, nell’ambito dell’escalation militare in corso tra Israele e Iran.
“Finora non ci sono segnali di rilascio radioattivo al di fuori della struttura”, ha affermato l’Agenzia, rassicurando la comunità internazionale sulla stabilità della situazione radiologica nell’area.
Isfahan rappresenta un nodo cruciale del programma nucleare iraniano. È infatti l’unica regione del Paese a ospitare un impianto che converte l’uranio in UF6 (esafluoruro di uranio), sostanza necessaria per alimentare le centrifughe destinate all’arricchimento degli isotopi di uranio utilizzati nel ciclo del combustibile nucleare.
L’AIEA ha dichiarato di mantenere un monitoraggio continuo e di essere in stretto contatto con le autorità iraniane per garantire la sicurezza degli impianti nucleari del Paese.
L’attacco a Isfahan segue i bombardamenti israeliani contro altri siti strategici in Iran, nell’ambito di un’operazione militare che ha già colpito strutture militari, nucleari e centri di comando.
