
In un discorso televisivo rivolto alla nazione, il Leader della Rivoluzione Islamica, ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha dichiarato che il regime israeliano non potrà uscire indenne dagli attacchi militari sferrati contro l’Iran nella notte di venerdì.
Khamenei ha definito l’azione israeliana un “grave errore“, affermando che le sue conseguenze saranno devastanti e che il regime sionista diventerà “impotente” davanti alla risposta iraniana.
“Bisogna prendere misure forti, e le prenderemo. Non saremo indulgenti con loro. La loro vita diventerà senza dubbio triste”, ha affermato il Leader.
Il discorso arriva all’indomani degli attacchi aerei israeliani che hanno colpito Teheran e diverse altre città, tra cui Isfahan, Natanz, Tabriz e Shiraz, nel contesto di una gravissima escalation tra i due Paesi.
Alti comandanti iraniani assassinati
Nel corso degli attacchi, Israele ha sferrato colpi mirati contro i vertici delle Forze Armate iraniane, provocando la morte di figure chiave:
- Maggiore Generale Mohammad Baqeri, Capo di Stato Maggiore
- Maggiore Generale Hossein Salami, Comandante in Capo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC)
- Generale Amirali Hajizadeh, comandante della Forza aerospaziale dell’IRGC
- Maggiore Generale Gholamali Rashid, comandante del quartier generale Khatam al-Anbia
L’Iran ha reagito rapidamente, con Khamenei che ha promesso vendetta e assicurato che la Repubblica Islamica sconfiggerà il regime sionista. Ha inoltre dichiarato che l’intera nazione iraniana sostiene le Forze Armate, pronte a rispondere con determinazione.
Nomine immediate
In seguito agli omicidi mirati, il Leader ha proceduto a nominare immediatamente nuovi comandanti militari di alto rango, segno della volontà di Teheran di non perdere tempo nel rafforzare la sua posizione difensiva e offensiva.
Il discorso del Leader si inserisce in un momento di tensione estrema tra Iran e Israele, con la prospettiva concreta di un conflitto regionale su larga scala.