
(AGENPARL) – Wed 11 June 2025 Referendum, Cisint (lega) “Picchi di NO e di non voto nella città e nei quartieri con maggior presenza di stranieri”
Monfalcone, 11 giu – “Due a zero. La sinistra incassa una doppia, sonora sconfitta: sul lavoro e sulla cittadinanza. Sul primo fronte, il caso Landini è emblematico. L’unico posto di lavoro che sembrava interessargli era il suo. Magari, chissà, in politica domani. Ma la vera domanda è: dov’era quando firmava contratti decentrati da 5 euro l’ora? Perché la verità è venuta a galla: negli scorsi anni ha sottoscritto ben 22 contratti nazionali con paghe inferiori ai 9 euro, tra cui quello per la vigilanza privata e i servizi fiduciari, che arriva a 5 euro lordi all’ora. Per non parlare del PD che ha voluto un referendum contro le sue stesse leggi:
un boomerang per la sinistra che, in preda all’incoerenza e all’ipocrisia perfettamente compresa dai cittadini che scegliendo consapevolmente il non voto, hanno sonoramente deciso di bocciare tutti e cinque i quesiti. E veniamo alla seconda sconfitta, ancora più bruciante per chi riteneva che il dimezzamento dei tempi per l’ottenimento della cittadinanza fosse addirittura trainante per gli altri quattro quesiti e invece su questo punto si è registrato lo scollamento più profondo con la realtà con picchi del 80 per cento di no, fra i non votanti e i voti negativi.
I dati diventano ancora più eloquenti proprio dove l’impatto dell’immigrazione è più forte, dove i cittadini vivono seri problemi derivanti dall’immigrazione fuori controllo, degrado e insicurezza e radicalismo islamico. A Monfalcone, l’85 per cento circa dei cittadini ha scelto di bocciare il quesito (il 47,33% ha votato no), picchi di no si sono visti anche a Marghera, dove la presenza islamica è altrettanto significativa (40%). Anche nella rossa Bologna, nei quartieri con più stranieri come Panigale-Reno, il NO tocca punte tra il 28% e il 31%, molto oltre la media cittadina del 22%, percentuali che si sommano a quelli che coloro hanno scelto il non voto.
E poi Cona (VE), simbolo del disastro: 3.000 abitanti, 3.000 migranti accolti negli scorsi anni. Il risultato? Un NO secco: 52,21%.
Cosa deve ancora accadere per capire che gli italiani non vogliono vedere svenduta la cittadinanza e il proprio Paese? E che invece è necessario stringere sulla presenza di immigranti irregolari e di musulmani radicali.
Servono controlli molto più rigorosi sulle richieste di cittadinanza. E chi tradisce le nostre regole e la nostra democrazia deve poter perdere la cittadinanza acquisita. Nessuna tolleranza per chi non conosce la lingua, ignora l’ordinamento giuridico e disprezza i valori che tengono insieme la nostra comunità”.
Così Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega.
Ufficio Stampa – Lega per Salvini Premier