
(AGENPARL) – Wed 11 June 2025 (ACON) Trieste, 11 giu – I consiglieri regionali Giulia
Massolino, Marco Putto e Massimo Moretuzzo del Gruppo Patto per
l’Autonomia-Civica Fvg hanno presentato un’interrogazione alla
Giunta Fedriga “per fare piena luce sul grave danneggiamento dei
prati stabili della Zona di protezione speciale (Zps) Magredi del
Cellina, in particolare nell’area del Dandolo di Maniago, a
seguito di recenti esercitazioni militari”.
“Secondo quanto denunciato da numerose associazioni ambientaliste
regionali, tra cui Associazione nturalistica cordenonese, Lipu
Fvg, Legambiente Pordenone e Gref – spiegano Massolino, Putto e
Moretuzzo -, nei giorni scorsi il passaggio di mezzi militari
pesanti, tra cui carri armati, avrebbe compromesso habitat di
altissimo valore naturalistico, tutelati a livello europeo
nell’ambito della rete Natura 2000 e oggetto, negli ultimi anni,
di interventi di ripristino finanziati con fondi comunitari
attraverso progetti Life per un valore superiore al milione di
euro”.
“Il danno – affermano consigliera e consiglieri – risulta ancora
pi? grave perch? avvenuto in piena primavera, durante il periodo
di fioritura di specie botaniche rare e di nidificazione di
uccelli protetti. Un impatto che rischia di compromettere anni di
lavoro e risorse pubbliche investite per la conservazione di
questo straordinario patrimonio ambientale”.
Attraverso l’interrogazione, i rappresentanti del Patto per
l’Autonomia-Civica Fvg chiedono alla Giunta “se fosse a
conoscenza delle esercitazioni e se queste fossero state
correttamente autorizzate, quali misure di tutela siano
attualmente vigenti nell’area interessata e se siano gi? stati
effettuati sopralluoghi per verificare l’entit? del danno”. Ma
anche “se le attivit? militari abbiano violato le normative
europee, statali o regionali in materia di conservazione degli
habitat e quali misure di contenimento o ripristino siano state
eventualmente disposte”.
“Chiediamo massima trasparenza – concludono i tre esponenti
d’Opposizione – e che siano accertate al pi? presto eventuali
responsabilit?. Non possiamo permettere che attivit? non
compatibili compromettano irrimediabilmente aree protette, il cui
valore ecologico e culturale ? riconosciuto ben oltre i confini
regionali”.
ACON/COM/rcm
111227 GIU 25