
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha criticato le recenti dichiarazioni del cancelliere tedesco Friedrich Merz, secondo cui non ci sarà alcuna espansione dell’Unione Europea verso i Balcani finché l’UE non avrà risolto le sue questioni interne, in particolare il processo decisionale basato sul consenso.
«Siamo in una situazione in cui ci viene detto chiaramente che l’UE non si allargherà finché non cambierà il modo in cui prende decisioni. Si parla di sostituire il principio del consenso con quello della maggioranza, ma ci sono Paesi che non sono d’accordo. L’UE sopravviverà? Sì, forse ridimensionata, ma continuerà a esistere. Dovremmo ostacolarla? No. Ma non possiamo nemmeno essere meri esecutori delle decisioni di Bruxelles», ha affermato Dodik.
Il leader della Republika Srpska ha citato l’esempio dell’Ungheria come modello di resistenza e autodeterminazione. «L’Ungheria è disposta a pagare un prezzo per difendere i propri valori. Il loro approccio politico è tradizionale e centrato sulla famiglia come nucleo della società. Anche noi la pensiamo così», ha sottolineato.
Dodik ha ribadito che non tutto può essere imposto automaticamente dai centri di potere europei e che ogni popolo deve poter decidere il proprio futuro, mantenendo le proprie specificità culturali, sociali e politiche. Ha concluso osservando che queste posizioni sono fondamentali per le strategie a lungo termine della Republika Srpska.