
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
5/6/2025
DOMENICA 8 GIUGNO ALLE ORE 17 AL CIVICO MUSEO DEL
RISORGIMENTO E SACRARIO OBERDAN “SUR LES RUINES D’YPRES”.
SUONI ED ECHI DELLA GRANDE GUERRA. INEDITI MUSICALI DI
CESARE NORDIO (1891-1977) ALLE RADICI DELLA NUOVA EUROPA”
“Sur les ruines d’Ypres”. Suoni ed Echi della Grande Guerra. Inediti musicali di
Cesare Nordio (1891-1977) alle radici della Nuova Europa è il titolo dell’evento in
calendario domenica 8 giugno 2025 con inizio alle ore 17.00 al Civico Museo del
Risorgimento (Via XXIV Maggio 4), ingresso libero, prenotazioni fino ad esaurimento
dei posti.
Curato dall’Associazione Lumen Harmonicum nel segno della collaborazione
con i Civici Musei, la Lega Nazionale e l’Istituto Giuliano di Storia, Cultura e
Documentazione di Trieste e Gorizia, l’appuntamento si configura come la tappa
conclusiva del progetto «Nell’Occhio del Ciclone. Intellettuali, Musicisti e Scrittori
Mitteleuropei sul Fronte Goriziano. Alle radici della Nuova Europa», firmato
Lumen Harmonicum di Trieste assieme a un nutrito gruppo di enti culturali – anche
internazionali – e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Introdotti dalle contestualizzazioni storiche di Diego Redivo e Federica Fortunato,
Marco Favento e Silvia Pisana Reinotti ai violini, Davide Prelaz alla viola, Massimo
Favento al violoncello e Corrado Gulin al pianoforte e all’organo, eseguiranno
musiche di Max Reger (1833-1897): Larghetto per organo, due violini, viola e
violoncello, nella trascrizione di Cesare Nordio; Gaspare Scuderi (1889-1962):
Castelnuovo sul Carso 1915 (dagli appunti di Guerra) per pianoforte; Cesare Nordio
(1891-1977): Poemetto “Sur le ruines d’Ypres” per organo, due violini, viola e
violoncello; Roberto Rossi (1876-1957): Quintetto Sinfonico Eroico op. 35 per
pianoforte, due violini, viola e violoncello.
manufatto musicale tormentato, testimonianza diretta di quell’«Occhio del Ciclone»
dal quale stava uscendo Cesare Nordio, accanto ai fratelli Augusto e Mario
(giornalista, una delle più significative personalità del ’900 giuliano), membri di una
famiglia di spiccata militanza irredentista, tutti volontari in guerra con un significativo
tributo di sangue versato in battaglia: degli altri due fratelli Aurelio cadde nel 1915
alla Trincea delle Frasche vicino a San Martino del Carso, Fabio sull’Altipiano di Kal, a
Tolmino, due anni più tardi. Nel giugno del 1923 il Poemetto di Cesare Nordio venne
eseguito «con affetto fraterno […] dal valoroso Quartetto Triestino» in occasione della
presentazione delle decorazioni di Carlo Wostry in Sant’Antonio Taumaturgo a
Trieste. La Guerra era finita da quasi cinque anni con la terribile coda dell’epidemia di
spagnola. Da due anni, con l’ufficializzazione della «Annessione» all’Italia del marzo
1921, Trieste stava cercando di risalire la china di un dopoguerra difficile. Con la
Marcia su Roma dell’ottobre 1922 l’Italia intera stava assistendo all’ascesa indomita
del Fascismo. Inevitabile l’innescarsi di un processo di glorificazione degli «Eroi» della
Grande Guerra, quasi a voler dare un senso ai vuoti incolmabili lasciati da uno
spaventoso periodo di distruzione e incertezza. Nordio ripartì dalle suggestive rovine
della città di Ypres, in Belgio, tristemente famosa per il primo micidiale uso del gas
“mostarda”, poi iprite, fatto dai Tedeschi nel 1917. Nel giugno del 1897 erano nati i
fratelli gemelli Aurelio e Fabio Nordio, nel giugno del 1923 Cesare Nordio presentò al
pubblico il suo Poemetto assieme a musiche di Max Reger, suo insegnante a Lipsia:
nel giugno di quest’anno il Lumen Harmonicum intende rinverdire questa
testimonianza musicale accanto ad altre pagine evocative, tra cui il Quintetto
Sinfonico Eroico di Roberto Rossi, donato nel 1949 a Nordio in occasione della
fondazione del Concorso “Ferruccio Busoni” a Bolzano, quasi a voler ricordare i
difficili trascorsi bellici di entrambi tra le montagne del Trentino e i rilievi del Carso.
Dal 1995, con il motto «Portare Luce nel Mondo dei Suoni» per i poco noti o i
dimenticati, il Lumen Harmonicum, struttura di produzione artistica per la
valorizzazione di partiture musicali e teatrali, sviluppa con cura e dedizione progetti
organici relativi ad autori, episodi storici, momenti di costume e avvenimenti, i più
vari della storia della musica e del presente, collaborando con musei, archivi e
istituzioni di conservazione storico-musicale.
L’ingresso è libero
Prenotazioni, fino ad esaurimento posti, entro le ore 15.00 di domenica 8
giugno scrivendo a:
Civico Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan
Via XXIV Maggio 4 – Trieste
http://www.museodelrisorgimentotrieste.it
COMTS