
(AGENPARL) – Wed 04 June 2025 Villa Floridiana, Museo Duca di Martina
Delitto Napoletano
di Nicola Vincenzo Piscopo
Inaugurazione mostra
Venerdì 6 giugno 2025, ore 11.00
Venerdì 6 giugno 2025 alle ore 11.00 presso il Vestibolo del Museo Duca di Martina in Villa
Floridiana verrà presentata la mostra personale “Delitto Napoletano” di Nicola Vincenzo Piscopo. A
cura di Alessandro Calvanese, realizzata in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali
Campania e i Musei Nazionali del Vomero.
All’inaugurazione saranno presenti il Direttore ad interim dei Musei Nazionali del Vomero, Luigi
Gallo, il funzionario referente della Villa Floridiana, Amalia Bizzarro, il curatore della mostra
Alessandro Calvanese, e l’artista Nicola Vincenzo Piscopo.
Un corpus di opere inedite abiterà gli spazi del Museo Duca di Martina, disegnando un percorso
espositivo dal vestibolo al primo piano della Villa Floridiana, appositamente individuata come luogo
ideale per accoglierlo. La villa neoclassica situata sul crinale del Vomero è aperta, infatti, ad una
veduta del golfo che non arriva ad abbracciare il Vesuvio, e crea, allo stesso tempo un dialogo con le
miniature di vedute del Regno di Napoli che campeggiano sulle porcellane della Real Fabbrica di
porcellane di Napoli (1780 – 1806).
Il progetto si presenta come una contro-narrazione pittorica, una messa in discussione radicale delle
iconografie che da secoli definiscono Napoli agli occhi del mondo. Attraverso un linguaggio che
fonde pittura, installazione e archivio, l’artista opera una sottrazione minuziosa e chirurgica:
rimuove il Vesuvio dalle immagini storiche e contemporanee del paesaggio partenopeo, creando un
vuoto disorientante. È un gesto tanto poetico quanto politico, tanto ironico quanto drammatico. È
un delitto. La morte del Formidabil Monte diventa un atto provocatorio che invita a riflettere sui
molteplici volti dell’immaginario comune di Napoli come città storica, turistica, miracolata e
pericolosa, accogliente e respingente.
Il percorso espositivo si configura come una collezione di reperti: oli su tela, riproduzioni storiche
rielaborate, installazioni immersive avanzano l’ipotesi che il Vesuvio non sia mai esistito. Un archivio
distopico che racconta l’assenza con la stessa insistenza con cui, per secoli, è stata narrata una
presenza. Il lavoro di Piscopo ridefinisce, così, Napoli come tappa ritrovata di un Grand Tour
contemporaneo, sottraendole però la sua principale icona.
Il paesaggio napoletano viene preso in esame come antesignano del souvenir, investigando la
trasformazione culturale della città in relazione a chi l’ha visitata nel corso della storia. Il discorso
viene affrontato con l’installazione ambientale “Petit Tour”, una collezione di tele dipinte in serie e
con tono leggero, allestite come una quadreria ottocentesca – che ricorda i moderni pannelli
magnetici per calamite. La sovrabbondanza e l’onnipresenza invadente sono un richiamo alla
nauseante ossessione per la pittura e all’ingordigia visiva dell’era contemporanea.
Un paesaggio speculare che nella “Nostalgia” – installazione ambientale composta da un proiettore
a carosello che riproduce in sequenza ottanta diapositive degli anni ‘70, processate e manipolate
dall’artista – accompagna il visitatore in una passeggiata a ritroso, malinconica attraverso una
Napoli che forse non è mai esistita. L’opera genera reminiscenze di una memoria collettiva; scena
dopo scena, l’eramnesia dell’artista, nato a Napoli nel 1990, attiva memorie inautentiche e spinge al
vagheggiamento di stagioni della città non vissute.
Il lavoro d’archivio, intenzionalmente condizionato, prende avvio da materiali storici – diapositive
retrò, gouache, stampe d’epoca – che l’artista manovra e altera per indagare i processi di
costruzione dell’immagine. Piscopo sceglie di confrontarsi con questi documenti storici
preesistenti, mettendo in discussione l’artificio originario e l’aura di autenticità che continuano a
evocare, caricando ogni intervento di un senso profondo di ambiguità.
L’operazione di distorsione prosegue con “Grand Tour”, un passepartout in cornice di radica che
raccoglie stampe di gouache di Napoli, databili tra il 1700 e il 1800, manipolate con nuovi interventi
pittorici. Queste opere, nella loro apparente fedeltà al tempo e alla tecnica originaria, insinuano il
dubbio e confondono lo sguardo, alimentando una riflessione sul rapporto tra verità,
rappresentazione e manipolazione visiva.
La mostra “Delitto Napoletano” dialoga con la tradizione del vedutismo romantico che, dal
Settecento in poi, ha trasformato Napoli in tappa obbligata del Grand Tour; ha negli occhi il
vedutismo della Scuola di Posillipo e dei pittori napoletani che ne seguirono le orme. L’opera
“Tempesta nel Golfo di Napoli? Con naufragio” è una rielaborazione del dipinto di Salvatore Fergola
(1867) conservato nella collezione delle Gallerie d’Italia. La tempesta di Fergola racconta la storia di
un naufragio, metafora delle turbolenze politiche che attraversavano il dominio dei Borbone.
L’edizione senza Vesuvio di Piscopo non riesce a riconnettersi con alcun altro punto di riferimento
napoletano: durante la ricostruzione pittorica si perde qualsiasi legame identitario e politico con il
paesaggio.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, fino al 13 luglio 2025, dal mercoledì al lunedì dalle ore 9.30
alle ore 17.00 (ultimo ingresso ore 16.00) previo acquisto del biglietto di ingresso al museo (€ 4,00
con riduzioni e gratuità di legge). Si avvertono i visitatori che il biglietto del museo è digitale e il
pagamento può essere effettuato solo con bancomat o carta di credito.
Biografia
Nicola Vincenzo Piscopo (Napoli, 1990), vive e lavora a Napoli. La sua ricerca si concentra sulla
responsabilità del pittore come filosofo dell’immagine nell’era delle sovrapproduzioni visive. Ha
lavorato dal 2016 al 2018 con il collettivo curatoriale e artistico &nd project. Nel 2021 ha fondato il
progetto Quartiere Latino, un museo-condominio di arte contemporanea a km 0 a Napoli, con
l’obiettivo di creare una mappatura degli artisti che vivono e lavorano nell’incrocio dei quartieri
intorno al condominio. Le sue esperienze espositive includono Krampfanfalle (University of
Georgia,Tbilisi, 2013), Collirio (Galleria Marrocco, Napoli, 2021),GOAL! (Fondazione Morra Greco,
Napoli, 2023), Under Raffaello (Premio Marche, Urbino, 2023), Lettere intorno a un giardino
(Galleria Alfonso Artiaco, 2024).
Info
Museo Duca di Martina in Villa Floridiana
museicampania.cultura.gov.it
facebook.com/museoducadimartina| instagram.com/museoducadimartina_floridiana
Con il contributo di:
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