
(AGENPARL) – Wed 04 June 2025 LEGIONE CARABINIERI TOSCANA
COMANDO PROVINCIALE DI LIVORNO
Comunicato stampa del 4 giugno 2025
ARRESTATI 5 SOGGETTI CHE SFRUTTAVANO LE PROCEDURE DEL CD.
“CLICK DAY” PER FAVORIRE L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA.
IMPEDITA LA PRESENTAZIONE DI DECINE DI MIGLIAIA DI RICHIESTE
DI REGOLARIZZAZIONE FALSIFICATE RICONDUCIBILI AD OLTRE 500
DITTE, DI CUI 24 DELLA PROVINCIA DI LIVORNO.
Link video:
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Link video Ten. Col. Rocco Taurasi, Comandante Reparto Operativo CC Livorno:
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Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, nelle province di Napoli e Grosseto, militari
del Comando Provinciale Carabinieri di Livorno, unitamente al locale Nucleo Carabinieri
Ispettorato del Lavoro ed a quelli territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad
un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari – emessa dal G.I.P. del Tribunale
livornese, su richiesta della locale Procura – nei confronti di 5 persone (tre uomini e due donne
di età compresa tra i 33 e i 51 anni originari del napoletano), ritenute responsabili, a vario
titolo, di concorso aggravato in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sostituzione
di persona e falsità materiale commessa da privato.
Il provvedimento trae origine da una complessa indagine, condotta dal giugno 2024 al gennaio
2025 dal Nucleo Investigativo di Livorno unitamente al citato reparto speciale dell’Arma mediante
attività tecniche di intercettazione telefonica e l’analisi di una grande mole di documentazione
cartacea e digitale, avviata a seguito della segnalazione della Prefettura labronica per le insolite
modalità di accesso al portale ovvero tramite credenziali e mail non usuali e per l’inconsueto
numero di istanze di regolarizzazione di lavoratori stagionali extracomunitari finalizzate
all’ottenimento del visto di ingresso in Italia (a norma del cd. “Decreto Flussi”) provenienti da
note ditte del territorio.
L’attività investigativa ha consentito di accertare l’esistenza di due gruppi criminali con base
nell’hinterland napoletano i quali, allestendo un “caf abusivo” ed una “centrale del lavoro”, si
erano specializzati nella predisposizione e presentazione di migliaia di domande di ingresso in
Italia di presunti lavoratori extracomunitari (prevalentemente originari del Bangladesh ma
anche di Paesi del Nord Africa e dell’India) non solo per la provincia di Livorno ma per tutto il
territorio nazionale, producendo documentazione falsificata riconducibile ad ignari legali
rappresentanti di centinaia di aziende edili ed agricole ovvero quelle che verosimilmente
impiegano tale tipo di lavoratori (24 quelle della provincia labronica interessate). In particolare,
i malfattori tentavano di sfruttare la procedura del “silenzio-assenso” per le difficoltà di controllo
da parte delle Prefetture destinatarie per le numerosissime richieste pervenute nei periodi del
cd.“Click day”.