
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 (ACON) Trieste, 28 mag – “Ho esplicitato all’assessora Amirante
alcune perplessit? e fornito alcuni suggerimenti per migliorare
un disegno di legge che la nostra Regione aspettava da molti anni
e che riguarda l’edilizia privata e il recupero degli immobili”.
Cos? in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine della discussione in IV
Commissione dell’esame del ddl 36 “Recupero, riqualificazione,
riuso del patrimonio immobiliare privato”.
“Sar? relatrice di minoranza e porter? in quella sede degli
emendamenti che, a mio avviso, miglioreranno sicuramente la legge
che, per la sua importanza, ? attesa da molti cittadini,
professionisti e imprese e che immetter? nel mercato edile per
riqualificare gli immobili che necessitano di una revisione
energetica e sismica una cifra considerevole che si aggirer?
intorno ai 50 milioni di euro. Una particolare attenzione –
prosegue la consigliera, che ? vicepresidente della IV
Commissione – dovr? essere posta verso il piano architettonico.
Ho ritenuto di sollevare per? alcune perplessit? per quanto
concerne la platea dei beneficiari, rilevando che basarsi su un
Isee inferiore ai 20.000 euro per dare un ulteriore supporto da
parte della Regione rischia di lasciare fuori un gran numero di
possibili fruitori, soprattutto perch? il contributo verr? messo
in essere solo a lavori ultimati”.
“Un’altra perplessit? che ho sollevato nel corso della
discussione – prosegue l’esponente rosso-verde – ? dovuta al
fatto che tra gli immobili oggetto di recupero ci saranno anche
quelli che ricadono nella classe catastale A7, ovvero quelli di
pregio, vale a dire che i contributi ricadranno anche su una
fascia di popolazione che oltre a potersi permettere i lavori
anticipando il denaro, saranno quelli che ne beneficeranno di
pi?”.
“In ultimo sar? necessario che si ponga un tetto chiaro sui
prezzi delle materie prime. Non vorremmo trovarci, come ? gi?
accaduto negli ultimi anni, che il mercato in regime di bonus
faccia impennare i prezzi”. Conclude Pellegrino: “La mia proposta
? quella di vigilare sui costi dell’opera e dei materiali,
facendo riferimento al prezziario regionale, nato per i lavori
pubblici, ma ridotto di una congrua percentuale in modo analogo a
quanto accade durante le gare d’appalto in cui vige il ribasso”.
ACON/COM/fa
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