
(AGENPARL) – Tue 27 May 2025 PREMI ANSMES ROMA 2025: UNA CELEBRAZIONE DELLO SPORT E DEI SUOI PROTAGONISTI
PREMIATI CARLO PACIFICI (AIA), GIANNI BAYRAM E VIS NOVA ROMA PALLANUOTO
Roma, 27 maggio 2025
Venerdì 23 maggio, lo splendido scenario del Polo Club Roma, in via dei Campi Sportivi, ha fatto da cornice alla terza edizione dei Premi ANSMES Roma 2025, un appuntamento ormai tradizionale nel panorama sportivo capitolino, promosso dalla sezione romana dell’Associazione Nazionale Stelle, Palme e Collari d’Oro al Merito del CONI e del CIP.
L’evento anche in questa occasione è stato ricco di emozioni e significati, con il conferimento di sei riconoscimenti a personalità e realtà che si sono distinte per l’impegno, la dedizione e la passione nello sport. La cerimonia rappresenta un momento di sintesi tra memoria storica e valorizzazione del presente, rendendo omaggio a chi ha scritto e continua a scrivere pagine importanti nello sport italiano, a livello tecnico, dirigenziale e associativo.
Il Premio “Dino Viola”, riservato ai dirigenti sportivi, è stato assegnato a Carlo Pacifici, già presidente nazionale dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri), figura di riferimento nel mondo arbitrale per rigore, competenza e visione innovativa della categoria. Il Premio “Giancarlo Primo”, destinato ai tecnici, è invece andato a Gianni Bayram, allenatore di atletica leggera specializzato nel salto con l’asta, per la sua costante attività di valorizzazione dei giovani talenti e per il contributo allo sviluppo di una disciplina tanto affascinante quanto tecnica. Per le associazioni sportive, il Premio “Renzo Nostini” è stato conferito alla Vis Nova Roma Pallanuoto, club che ha saputo coniugare risultati sportivi – su tutti il titolo nazionale Allievi 2024 – e una straordinaria opera di promozione della pallanuoto tra i più giovani. Quest’anno il Consiglio Direttivo ANSMES Roma ha voluto ricordare due figure indimenticabili del mondo sportivo, Simonetta Avalle e Massimiliano Morelli, intitolando loro due premi speciali. Il Premio Simonetta Avalle è stato conferito a Romilde Gramignani, pioniera del nuoto sincronizzato in Italia, donna di sport e cultura, che con la sua opera ha dato dignità e struttura a una disciplina che oggi raccoglie successi internazionali. Il Premio Massimiliano Morelli, invece, è stato consegnato a Mario Ercolani, che ha dimostrato come la passione per lo sport non conosca età, conquistando una prestigiosa medaglia di bronzo ai Mondiali di doppio over 85 di tennis tavolo nel luglio 2024. Un esempio vivente di longevità agonistica e spirito competitivo.
La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose autorità istituzionali e sportive, tra cui la Consigliera Delegata all’Innovazione tecnologica, Transizione digitale, Sviluppo economico, Attività turistiche, Energia in Città Metropolitana di Roma Capitale e Consigliera del Comune di Monterotondo. Alessia Pieretti, il past president del Coni Lazio, Riccardo Viola, il componente di Giunta del CONI Lazio, Andrea Frateiacci, la delegata del CIP Roma, Stefania Tessari, il vicepresidente dell’associazione Italiana Arbitri, Francesco Massini, insieme a tanti esponenti del mondo arbitrale come l’ex arbitro e dirigente internazionale Massimo Cumbo (conosciuto come il “Collina del Calcio a 5”), e il presidente del Polo Club Roma, Stefano Giansanti, che ha ospitato l’evento.
“Questi premi rappresentano la nostra gratitudine verso coloro che, con il proprio impegno, rendono lo sport una scuola di vita e un baluardo sociale”, ha affermato il presidente provinciale di ANSMES Roma, Antonello Assogna, “Non premiamo solo i risultati, ma soprattutto i valori: etica, inclusione, passione e memoria. È un onore per noi ricordare figure come Simonetta Avalle e Massimiliano Morelli, che hanno lasciato un segno indelebile”. Per il presidente regionale ANSMES Lazio, Gianfranco Cicuti “”ANSMES non è solo un’associazione di benemeriti: è una comunità viva che costruisce ponti tra generazioni, tra chi ha fatto la storia dello sport e chi oggi ne porta avanti la fiaccola. La cerimonia di oggi è la dimostrazione che lo sport è un grande racconto collettivo, fatto di uomini, donne, sacrifici e sogni”.