
(AGENPARL) – Tue 27 May 2025 **Georgofili, opera maestro Patti a Regione. Giani: “Arte aiuta a non
abbassare la guardia”**
Il presidente della Toscana ha ricevuto ‘Strage dei Georgofili’ a margine
di un convegno cui ha partecipato anche l’assessore regionale Stefano
Ciuoffo
/Scritto da Marco Ceccarini, martedì 27 maggio 2025 alle 16:00/
“Quest’opera donata dal maestro Patti rappresenta l’impegno della
società civile e del mondo dell’arte rispetto all’importanza della
memoria. In questi giorni lo stiamo ripetendo con forza perché è la pura
verità. Non perdere il ricordo è fondamentale. La strage di via dei
Georgofili fu un momento drammatico eppure cruciale per la città di
Firenze. Quell’esplosione avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 maggio,
nella stagione degli orribili e luttuosi attentati di Mafia che
insanguinavano l’Italia, ci fece capire che anche la Toscana poteva essere
colpita. Fu evidente, fin da subito, che la mafia era tra noi e che noi
dovevamo reagire con fermezza e subito. La memoria è oggi uno degli
strumenti più potenti che abbiamo per continuare a non abbassare la
guardia rispetto a un fenomeno che ancora inquina la nostra società”.
Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani,
ricevendo nella mattinata di oggi, martedì 27 maggio, l’opera ‘Strage
dei Georgofili’ del maestro Stefano Patti. La consegna è stata effettuata
a margine della tavola rotonda “Dal maxi processo alle stragi di mafia
del 1992-1993” a cui ha partecipato assieme all’assessore regionale alla
cultura della Legalità, Stefano Ciuoffo, e ad altri rappresentanti
istituzionali tra cui la sindaca di Firenze Sara Funaro, la prefetta di
Firenze Francesca Ferrandino, lo scrittore e regista del maxi processo di
Palermo Aldo Sarullo, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde
e il vicepresidente dell’Associazione delle vittime della strage di via dei
Georgofili Daniele Gabbrielli.
Il 27 maggio 1993, alle una e quattro minuti della notte, in via dei
Georgofili, a Firenze, si verificò una terribile esplosione che sconvolse
il centro storico distruggendo la Torre dei Pulci, sede dell’Accademia dei
Georgofili, sotto le cui macerie morirono la custode dell’Accademia,
Angelamaria Fiume, ed i componenti della sua famiglia. Si incendiò inoltre
un edificio di via dei Georgofili e tra le fiamme perse la vita Dario
Capolicchio. Trentotto persone rimasero ferite. Subirono gravi danni
numerosi edifici della zona, la Chiesa dei Santi Stefano e Cecilia e il
complesso artistico e monumentale della Galleria degli Uffizi.